Alla fine sono arrivati i pompieri e hanno salvato la Grecia dall’incendio (1). Verranno prestati dall’Europa e dal Fondo Monetario oltre 100 miliardi di euro in tre anni, mentre il governo greco taglierà i salari dei suoi dipendenti e varerà molte altre misure di correzione dei conti pubblici (2). Fra qualche anno si arriverà a un deficit pari al 3% del Pil, con un debito intorno al 140% del Pil. La manovra sui conti pubblici è abbastanza chiara, ma non è ancora chiaro quel che accadrà ai conti privati. Infatti, per avere un’economia competitiva i salari del settore privato debbono essere ridotti parecchio – si stima intorno al 15% (3). I nuovi conti pubblici migliorano i conti con l’estero, ma anche il settore privato deve contribuire. Il debito con l’estero potrà, infatti, essere reso se l’economia greca andrà in avanzo stabile.


(1)  http://www.centroeinaudi.it/commenti/ancora-sulla-crisi-greca-viii.html

(2)  http://www.ft.com/cms/s/3/f3c196b4-5609-11df-b835-00144feab49a.html

(3)  http://www.zerohedge.com/article/erik-nielsens-update-greece


Nota aggiunta il 3 maggio:

Si unisce ai pompieri anche la Banca Centrale Europea, che - per evitare problemi alle banche greche ed europee - non porrà limiti al giudizio di merito di credito sul debito greco. Se anche questo fosse ulteriormente declassato dalle agenzie di rating, la Banca Centrale lo accerebbe lo stesso allo sconto.


http://www.ft.com/cms/s/0/1d1c4b0c-5683-11df-aa89-00144feab49a.html

La nota, con qualche ritocco, è uscita il 4 maggio su:

http://temi.repubblica.it/limes/grecia-soccorritori-e-strategie-di-salvataggio/12592