Ogni giorno i mercati azionari variano molto. Uno a guardare un +2% oppure un -2% pensa giustamente a chissà che cosa sarà mai successo...

Scriviamo «giustamente» perché per decenni le variazioni giornaliere sono state modeste, fra lo 0,5 e l’1%. Ergo, quando queste erano eccessive, come in questi giorni, di solito si aveva a che fare con un qualche cambiamento significativo. Il primo grafico, di Bespoke Investment, mostra il punto. Si calcola lo scostamento medio dalla media degli ultimi cinquanta giorni. Alla fine del 2008 era normale – vedi il quadrante in alto – avere uno scostamento medio del 4%, nel 2009 è normale averlo del 2%.
 
Come avviene da pochi mesi, non accadeva dagli anni Trenta. È perciò normale che, salvo chi abbia la fortuna di poter parlare con qualcuno che faceva l'agente di cambio durante il Ventennio, ci si meravigli. La meraviglia è, da qualche tempo, diventata norma. Ergo, la nuova meraviglia si avrà quando si tornerà ad avere una variazione giornaliera modesta, in linea con la storia del secondo dopoguerra.

Per quel che riguarda il nostro arcobaleno, che misura la regressione non lineare dei prezzi degli ultimi tempi, esso mostra che il mercato è da qualche giorno «tranquillamente» dentro il primo canale di deviazione dalla tendenza. Finché non va ben oltre le linee arancioni, in su e in giù, possiamo affermare che non si hanno vere novità.


scostamenti
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arcobaleno_al_1_aprile
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