I prezzi delle azioni stavano flettendo da metà giugno. Poi è iniziata la «stagione degli utili» negli Stati Uniti e i prezzi delle azioni hanno incominciato a salire ovunque. Si dice che i risultati delle imprese statunitensi siano migliori delle aspettative. Intanto, bisogna distinguere fra le aziende che hanno una grande esposizione «mediatica» e quelle che – da un punto di vista economico – sono più importanti (1). Poi, bisogna vedere quanta parte del miglioramento sia definitiva o solo figlia del «ciclo delle scorte» (2). Infine, mentre gli utili sono migliori delle aspettative, i fatturati lo sono meno, un segno che le imprese hanno tagliato i costi più di quanto ci si aspettasse, ma non sono cresciute più di quanto si stimasse (3). In ogni modo, gli utili sono cresciuti più delle aspettative, ma i prezzi delle azioni sono cresciuti ancora di più, e quindi il mercato azionario è più caro di quanto fosse alla partenza della «stagione degli utili» (4).
Mostriamo da un punto di vista statistico l'andamento dei prezzi del mercato statunitense. Si ha per gli ultimi 75 giorni la tendenza maggiore con le tre deviazioni standard. Si vede che il mercato è balzato molto da metà giugno dopo essere flesso. La tendenza a 75 giorni – misurata dalla curva blu – è ascendente. Per la borsa italiana abbiamo un andamento simile. Il primo grafico:
Si ha poi, per gli ultimi 150 giorni, la tendenza maggiore con le tre deviazioni standard. Si vede che il mercato è balzato moltissimo da metà giugno dopo essere flesso. Il balzo è anomalo: da due deviazioni standard al ribasso a due al rialzo. La tendenza a 150 giorni – misurata dalla curva blu – è discendente. Per la borsa italiana abbiamo un andamento simile. Il secondo grafico:
(1) http://www.centroeinaudi.it/notizie/cavalli-da-corsa-e-beni-di-base.html
(2) http://www.centroeinaudi.it/notizie/il-ciclo-delle-scorte.html
(3) http://www.centroeinaudi.it/notizie/utili-e-fatturati.html
(4) http://www.centroeinaudi.it/notizie/la-stagione-degli-utili-/-iv.html
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