Le obbligazioni dette «tossiche», secondo il Fondo Monetario, crescono. In origine erano mal messe quelle legate ai mutui subprime, ora sono mal messe anche alcune di qualità maggiore, cui si sono aggiunte quelle legate ai mutui al settore commerciale, alle carte di credito.


Il Fondo Monetario era partito da una stima di un migliaio di miliardi di dollari, poi l’aveva portata a due, e ora, secondo il «Times», alla fine di aprile dirà che saranno tre il prossimo anno. Tremila miliardi di dollari negli Stati Uniti e mille fra Europa e Asia.
 

L’onere del salvataggio, man mano che passa il tempo, aumenta. Se tutto questo fosse vero, e se fosse scontato, dovrebbe mostrarsi in tre fenomeni.

1) I rendimenti delle obbligazioni del Tesoro che salgono, perché aumenta l’onere dei salvataggi, che produce debito pubblico.
 
2) Il costo per assicurarsi in caso di insolvenza delle banche che cresce. I Credit Default Swap dovrebbero registrare un maggior costo della protezione.
 
3) Dovrebbero rimanere bassi i prezzi delle azioni bancarie, perché le prospettive di utile si riducono per effetto delle perdite, che, per quanto si modifichino le regole contabili, si dovranno prima o poi registrare.


http://business.timesonline.co.uk/tol/business/industry_sectors/banking_and_finance/article6047929.ece