Dal 1940 ad oggi sono passati parecchi decenni, durante i quali le obbligazioni emesse dai governi dei paesi più avanzati hanno offerto agli investitori rendimenti (al netto dell'inflazione come rendimento di periodo annualizzato) molto diversi. Ovviamente sia in positivo che in negativo. La migliore performance assoluta la offrirono le obbligazioni danesi nel decennio 1980-1989, uno stellare 11,7% pulito, ovvero privato dell’impatto della crescita dei prezzi (fonte Deutsche Bank).
All’opposto il risultato più disastroso coincise con il periodo bellico 1940-1949 e vide le obbligazioni giapponesi scendere di oltre il 30% seguite da vicino dalle obbligazioni italiane e francesi (con cali tra il 20% e il 30%). Bisogna pecisare che relativamente al decennio 1940-1949 mancano i dati di Austria, Germania, Grecia e Portogallo, paesi per i quali è ragionevole ipotizzare andamenti delle obbligazioni governative altrettanto negativi.
Nell’arco temporale 1950-2016 solo le obbligazioni di Germania e Austria hanno generato rendimenti sempre positivi mentre tutte le altre obbligazioni governative hanno sperimentato decenni sfavorevoli per l’investimento obbligazionario. Il dato peggiore venne raggiunto dalla Norvegia nel decennio 1950-1959 con un calo superiore all’8%. Per l’Italia il periodo peggiore è stato il decennio ‘70-‘79 quando le obbligazioni del debito pubblico italiano persero oltre il 5%, valore negativo superato da Spagna e Irlanda.
Prendendo queste informazioni nel loro insieme risulta che dal 1980 in poi tutte le obbligazioni dei maggiori paesi hanno generato rendimenti positivi, senza eccezioni. Ciò significa che sono quarantasei anni che l’investimento obbligazionario si muove nella stessa direzione. Serve ricordare che questo fenomeno forse non sarebbe storicamente rilevante se non si accompagnasse, viceversa, a valori di tassi a breve e lungo termine sui livelli minimi da cinquemila (!) anni e con una quota significativa di emissioni per le quali il sottoscrittore è disposto a pagare per finanziare i debiti pubblici (tassi negativi).
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