I risultati appena resi noti da una grande impresa possono essere letti in due modi: come miglioramento degli utili, oppure come stagnazione del fatturato. Nel primo caso, ci si entusiasma: se gli utili sono migliorati, chissà di quanto miglioreranno con l’incipiente arrivo della ripresa. Nel secondo caso, ci si deprime: se il fatturato stagna, e il suo massimo dirigente sostiene che non vi è ancora un segno di ripresa all’orizzonte, allora i risultati sono il frutto della compressione dei costi, e dunque non si hanno motori per farli salire ancora.


Il massimo dirigente dell’impresa inoltre dichiara che, proprio perché non si vedono segni di ripresa, si augura che i tassi d’interesse siano mantenuti molto bassi. Si noti che fare delle «esternazioni» sulla politica monetaria non è usanza dei dirigenti industriali.

L’approccio dell’entusiasmo lo si trova al link (1), quello dello sconforto al link (2).

Caterpillar, quale grande impresa globale che produce beni capitali, è un ottimo esempio di come vanno le cose del mondo oggi. Chi pensa che i mercati possano salire ancora legge in risultati di Caterpillar (e quelli di molte altre imprese) nel primo modo, chi pensa che siano saliti «troppo» li legge nel secondo.

(1) http://www.ft.com/cms/s/0/f034c144-513e-11df-aceb-00144feab49a.html  


(2) http://www.zerohedge.com/article/cat-joins-banks-betting-future-fed-generosity-and-dollar-debasement

Ecco la tabella con le stime sulla crescita degli utili (+28%) e del fatturato (+7%) delle 500 maggiori imprese statunitensi:


http://www.centroeinaudi.it/images/lettera_economica/fatturati%20ed%20utili.jpg