L'Unione Europea (UE) pare decisa ad irrigidire la propria posizione nei confronti della Russia, dopo le ultime e gravi vicende ucraine (1). Le sanzioni per come sono articolate accrescono il costo del finanziamento delle banche russe e incentivano la fuoriuscita dei capitali privati sempre dalla Russia.
Le sanzioni vietano l'acquisto di nuove emissioni di azioni e obbligazioni che traggono origine dalle banche russe a controllo statale, ma non toccano quelle emesse. Le sanzioni, inoltre, non toccano le attività con scadenza inferiore ai 90 giorni. Perciò una banca russa può indebitarsi sull'interbancario, ma non può offrire nuove azioni e obbligazioni in Europa. Si noti, infine, che non vi è alcuna proibizione per l'emissione di nuovo debito pubblico russo.
L'obiettivo è alzare il costo del capitale per le banche russe. Esse, infatti, debbono, in assenza di sbocco estero, tranne che per le operazioni sull'interbancario, collocare sul mercato domestico sia le azioni sia le obbligazioni di nuova emissione. In presenza di una domanda rigida degli operatori domestici si alza il rendimento richiesto e dunque il costo delle risorse. In alternativa, le banche russe di proprietà statale, possono vendere alla banca centrale le nuove attività a un costo inferiore rispetto a quello che dovrebbero offrire per attirare i privati. In questo caso, ci sarebbe un'espansione dell'attivo della banca centrale, e quindi una sua maggiore esposizione verso il settore del credito.
In ogni modo, la banca centrale e il settore privato possono finanziare le banche solo in rubli, a meno che la prima non riduca le riserve. Se facesse così, avrebbe meno risorse per difendere il cambio, che potrebbe andare sotto pressione, per l'uscita dei capitali privati.
Alzandosi il costo dell'approvvigionamento, le banche russe non possono che alzare il costo del credito. In questo modo, si ha una politica monetaria più restrittiva, non decisa dalla banca centrale russa, ma dalle sanzioni. L'incertezza dovrebbe, infine, spingere i privati a esportare capitali dalla Russia.
Sull'esposizione netta verso l'estero della Russia: http://www.cbr.ru/eng/statistics/print.aspxfile=credit_statistics/debt_an_det_new_e.htm&pid=svs&sid=itm_272
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