Si ha chi afferma che, se di diritti civili si tratta, allora perché non consentire anche la poligamia? Si sospetta che in questo caso si intenda poliginia (più donne per un uomo) e non poliandria (più uomini per una donna). Già perché non consentirlo? Saggiamo l'argomento in chiave economica. Si noti che il ragionamento è condotto senza alcun giudizio morale.

Se esiste un contratto che non faccia stare peggio nessuno - nel caso degli omosessuali che si sposano, nulla impedisce agli eterosessuali di continuare con le proprie abitudini, allora chi accende questo contratto migliora il benessere collettivo, perché migliora il proprio benessere (se omosessuale), benessere che si aggiunge a quello degli altri (quello degli eterosessuali, che resta invariato). Il meccanismo ha il nome di “ottimo paretiano”. Se alcuni abbracciano liberamente la poliginia mentre gli altri restano monogami, non avremmo di nuovo un miglioramento del benessere collettivo? I poligami sono contenti intanto che i monogami (“a vita”, oppure “seriali”, ossia quelli che si sposano più volte, ma con un partner alla volta) stanno come prima.

Secondo il giurista statunitense Richard Posner (Gary Becker and Richard Posner, Uncommon sense, 2009, University of Chicago Press, Part I: Sex and Population) non proprio, perché la poligamia ha effetti “a cascata” su tutti, ossia non è una istituzione che resta isolata, e dunque non produce ottimi paretiani. Vediamo l'argomentazione.

Si immagini una società con forti disparità di reddito, dove gli uomini e le donne siano ciascuno la metà della popolazione. Ossia, una società dove gli uomini facoltosi possono avere molte mogli. (Si noti “mogli” e non “vedove”. Una volta morivano molti uomini in guerra, perciò le vedove, diventando mogli di un uomo facoltoso, usufruivano di una sorta “stato sociale” che le proteggeva. Oggi lo stato sociale esiste e quindi le vedove non sono obbligate a sposarsi). Il ragionamento assume che alcuni siano liberi di scegliere quale ruolo svolgere. Perciò le donne attraenti possono decidere di diventare mogli dei ricchi oppure avere una professione liberale, così come possono scegliere se prostituirsi. Si assume, invece, che gli uomini non facoltosi non possano cambiare la propria condizione, perché non hanno voce in capitolo.

Gli uomini non facoltosi non possono che avere un minor numero di spose per effetto di una minor offerta di mogli, perché gli abbienti si sposano più volte. Alcuni non potranno sposarsi. Potranno solo sperare di avere in futuro – quando saranno anziani - più mogli in offerta, quelle “dismesse” dai facoltosi, mentre contano di trovare conforto nella prostituzione, ossia quel meccanismo che consente di avere più uomini per unità di donna. In presenza di una forte domanda di servizi sessuali “a pronti” si alzerebbe il reddito del meretricio, e quindi si avrebbe un'offerta positiva di mogli temporanee.

La concorrenza dei facoltosi per accaparrarsi le mogli migliori (presumibilmente le più giovani) riduce l'incentivo delle donne (quelle con le caratteristiche adatte per piacere ai facoltosi) a studiare, perchè avrebbero un tenore di vita superiore al reddito che ricaverebbero dagli studi. Alla fine si avranno meno donne che studiano e più prostitute. Oltre naturalmente alla massa scontenta dei non facoltosi che restano scapoli. Una precisazione. Una donna che decide di non studiare per diventare l'n-esima moglie di un facoltoso, deve godere di un tenore di vita davvero elevato per bilanciare i rischi della dismissione, una volta che l'uomo facoltoso la si sostituisca con altre.

Si ha poi un altro meccanismo in azione. L'uomo con molte mogli si trova a dover affrontare gli intricati problemi che hanno il nome di “principale-agente”. Come seguire una miriade di figli quando il tempo a disposizione è limitato? Se li segue, allora non lavora come dovrebbe, e quindi si avrà un PIL inferiore, se non li segue, questi alla fine vivranno nel vuoto della figura paterna, ciò che alimenta la “mentalità tribale”, la quale, impedendo lo sviluppo pieno dell'individualità, alla lunga, riduce il PIL. Come evitare poi che le molte mogli – qualcuna sarà ignorata per gli evidenti limiti di tempo a disposizione – diventino adultere? Il problema può essere risolto dalla presenza degli eunuchi, ossia dei “custodi del letto”, che però costano molto. Quindi solo gli uomini veramente facoltosi potranno evitare di essere “cornuti”.

In presenza di “donne libere” la poligamia può funzionare solo per gli uomini davvero facoltosi, gli unici che possono offrire un tenore di vita talmente alto da spingere le donne a rinunciare agli studi, e gli unici che possono permettersi gli eunuchi. I quali ultimi, in un “mondo libero”, per abbracciare tale professione, devono avere in cambio dei redditi altissimi. Naturalmente, si assume che gli uomini non facoltosi accettino la propria condizione senza mai formare dei movimenti e partiti a favore della monogamia.