I: scusa, hai un attimo?; E: per te, sempre; I: sono le otto, ho un’ora prima che aprano i mercati. Mi hai convinto che se salissero i tassi, le Borse dovrebbero scendere; E: fai attenzione alle convinzioni, “dovrebbero”, ma non è detto che lo faranno; I: ti rimangi…
E: non mi rimangio nulla, però le Borse avrebbero dovuto scendere anche quando gli utili (dell’SP500) sono scesi da 107 dollari a 87, invece sono salite.
I: di quello volevo parlarti. Degli utili. Potrebbero salire.
E: sono la componente più volatile del Pil quando scende o rallenta la domanda aggregata, quindi vanno a leva sul tasso di crescita del Pil. Per farli salire ci vorrebbe una crescita inattesa del Pil.
I: qui ti volevo. Quanto è probabile?
E: gli analisti di Blackrock, dicono che è probabile.
I: perfetto, allora i tassi salgono, gli utili pure e la Borsa non scende.
E: Il grafico di Blackrock dice solo che la discesa del tasso di crescita ha toccato un pavimento. Ma ci vuole altro, ci vorrebbe una risalita.
I: cosa vuoi dire?
E: voglio dire che nel breve termine il Pil americano dipende dalla domanda aggregata e la domanda aggregata per i consumi americani è tesa, ossia siamo al limite.
I: cosa vuol dire siamo al limite?
E: vuol dire che, stando a questo chart qui sotto, i consumatori che guadagnano meno di 60 mila dollari, ossia più della metà degli americani, stanno consumando non il reddito, ma il credito. Il credito al consumo, che nel 2007 era del 16 per cento del Pil ha superato il 20 per cento, ed è concentrato tutto nella metà di americani che guadagnano meno della mediana.
I: quindi?
E: quindi, rebus sic stantibus, siamo tirati con la domanda aggregata. A questo punto per fare un saltino in più, dovrebbero aumentare i redditi da lavoro.
I: e non può succedere?
E: si può fare, basta aumentare i salari e diminuire le tasse sulla classe media. Ovviamente, per bilanciare, devono diminuire i profitti e aumentare le tasse sui ricchi. Tra l’altro, questo è il programma della Clinton. Quello che voglio dire è che non può accadere senza una manovra di politica fiscale. Ti ricordo che Obama non è riuscito a far crescere come avrebbe voluto il salario minimo, nonostante in molti Stati sia sotto il livello di sussistenza.
I: mi pare quindi che tu cassi la mia idea che la Borsa, se non sorretta dai tassi, possa essere sorretta dagli utili.
E: per carità, gli utili, essendo volatili, potrebbero anche salire un po’, ma la loro base è il Pil e la base del Pil è la domanda aggregata e la base della domanda aggregata sono i consumi di quelli che hanno un’alta propensione al consumo, ossia che guadagnano meno di 60 mila dollari, e questi stanno consumando a credito. O gli aumenti il reddito disponibile, o sei arrivato a un limite. E poi, … ancora
I: cosa intendi?
E: intendo dire che voi investitori sognate un’economia liberista, ma la vostra pancia la vorrebbe socialista.
I: non ho capito, ma ovvio che qui crediamo tutti al mercato quando si accendono i monitor.
E: bravo, ma alla fine il mercato è ingordo di profitti (e interessi, ovvio) i quali concorrono con i redditi da lavoro (e misti) della Main street, ma non stabilizzano la domanda aggregata, che dipende più dai secondi che dai primi. I profitti diventano investimenti, non consumi. L’ultra-mercato genera equilibri generali instabili, che hanno alti e bassi, devi fartene una ragione. Stabilizzare la crescita indebitando il ceto medio non ha senso e prima o poi sfasci tutto. Se vuoi stabilizzare la crescita davvero hai un solo strumento: sottrarre una parte della spesa non discrezionale alle persone e attribuirla allo Stato. Questo è il modello scandinavo. Funziona.
I: funziona in Scandinavia dove non c’è differenza tra crescita della produttività nei settori privato e pubblico. Non funzionerebbe ovunque.
E: è una critica che accetto. Il mercato stimola la produttività più dello Stato. Il modello scandinavo non è così replicabile, quanto meno non sappiamo come farlo sistematicamente.
I: sono quasi le 9, tra un po’ accendo i monitor. Non hai risolto i miei dubbi.
E: non riesco a risolverteli tutti. Cosa ti affligge ancora?
I: Gli utili, saliranno?
E: non lo so. So cosa è successo negli ultimi 30 anni. La crescita sana di Wall Street si avrebbe quando la Main Street fosse florida e il volume degli utili aumentasse senza aumentare il suo peso sul Pil. Ma Wall Street è stata ingorda di profitti e negli ultimi 30 anni ha fatto crescere gli utili più dei salari, così adesso per riuscire a vendere il caffè facendo utili Starbucks deve farsi pagare con una carta di credito che ha già 25 mila dollari di passivo, giusto in media.
I: e non possiamo andare avanti così?
E: sì, certo, senza limite, basta che nessuno chieda mai indietro i 25 mila, o i 30 mila quando ci arriveremo, e che i tassi siano bassi. Stiamo gonfiando una bolla, quella del credito al consumo della middle class. Torniamo alla vicenda dei tassi, che tipicamente fanno saltare le bolle creditizie.
I: Mi stai dicendo che il modello di capitalismo non funziona
E: No, ti sto dicendo che più il capitalismo è free marketer, più gli utili si espandono ciclicamente a spese dei salari, più contraggono la domanda aggregata e c’è la crisi. Poi si aggiustano i bilanci (in anni) e si riparte. Nel capitalismo puro, le crisi sono inevitabili
I: ma poi intervengono le banche centrali
E: già, che allontanano la crisi riducendo il costo del debito e incentivando i debiti. Così la domanda aggregata sta su, ma non è basata sui redditi, bensì sul debito. Così si sposta solo il momento della crisi, e forse la si aggrava.
I: soluzioni?
E: senza cambiare il modello di capitalismo americano, nessuna. Aspettati una crisi, la Fed magari cercherà di allontanarla.
I: ci risiamo, prevedi il crollo.
E: Non è impossibile. Ma non sono io, è la distribuzione del reddito che lo rende possibile. Tuttavia per cambiare la distribuzione del reddito si devono modificare regole strutturali, quindi una soluzione c’è, ma non viene da dove l’aspetti tu, ongoing, dietro l’angolo, per il lievitare spontaneo degli utili trimestrali. Se pure fosse, durerebbe poco. Sarebbe come avere un bell’aspetto solo perché sotto la giacca hai uno sparato inamidato, alla Totò, ma nessuna camicia. Serve una camicia intera, se no, quando ti togli la giacca si vede che non avevi i soldi per comprare la camicia.
I: ho capito, ma non ho risolto.
E: non puoi che vivere tra i rischi o cambiare le regole
I: le regole non le faccio io, mi restano i rischi.
E: sì.
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