Si ha il saldo del bilancio pubblico prima del pagamento degli interessi sul debito accumulato. Se il saldo è negativo, e se il finanziamento del deficit è possibile solo con l’emissione di obbligazioni, si emette debito prima ancora di pagare gli interessi sul debito cumulato. Al giro successivo il debito è maggiore. Se l’economia non cresce più della variazione del debito, il debito aumenta in rapporto al reddito nazionale (snow ball effect). In questo modo aumenta l’onere del debito. Se si fanno i conti per vedere di quanto va aggiustato il bilancio dello stato prima del pagamento degli interessi per bloccare la crescita del debito, si ha questa tabella:
La Grecia deve aggiustare il bilancio pubblico per quasi il 10% del suo Pil. A questo punto, ci si può chiedere di quanto si riduce la crescita economica rispetto al suo trend, se si tagliano le spese e si aumentano le entrate fiscali. Ecco che appare il famoso moltiplicatore del reddito. Quando il deficit pubblico aumenta il reddito nazionale aumenta di più, quando lo si taglia il reddito nazionale si riduce più del taglio. Ecco la tabella con i conti:
Il moltiplicatore greco è molto alto perché i greci importano poco e risparmiano poco. Se essi comprimono il bilancio pubblico il loro reddito si riduce molto, fino a un quarto rispetto al trend. La Grecia è indebitata con l’estero. Il debito cumulato possiamo calcolarlo come la somma dei disavanzi della bilancia dei pagamenti correnti degli ultimi venti anni. Vedi tabella. Il debito estero costringe a manovre più severe, perché l’estero potrebbe non sottoscrivere il debito pubblico del paese poco virtuoso.
Le conclusioni? Nemmeno un invidioso cronico può desiderare il posto di Papandreu, e l'Italia non è mal messa.
(1) http://www.voxeu.org/index.php?q=node/4914
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