Ora nella galleria del "Fran Fisher award" c'è anche un'italiana. Maria Lodovica Gullino, professore ordinario di patologia vegetale all’Università di Torino e co-fondatore del Centro Agroinnova, è stata insignita del prestigioso premio. Il riconoscimento, assegnato a Lione dalla Società internazionale di patologia vegetale, premia il contributo dato da Maria Lodovica Gullino in anni di intensissima attività alla patologia vegetale, con un impegno particolarmente proficuo nel favorire la costruzione di reti e progetti internazionali. Il riconoscimento, che si aggiunge ai molti già ricevuti dalla Gullino sia a livello internazionale che nazionale, va a premiare non solo una eccellenza torinese in campo scientifico ma anche una donna che ha saputo rompere, grazie all’impegno e alla determinazione, senza fare rumore, molti soffitti di cristallo: prima donna professore ordinario di patologia vegetale in Italia, prima donna presidente di Società scientifiche nazionali e internazionali (nell’ordine: Associazione di Protezione delle piante negli anni 1990, Associazione delle Società scientifiche agrarie nei primi anni 2000, International Society for Plant Pathology nel 2008 e Società Italiana di patologia vegetale nel 2017).
Lei si dipinge così: “Sono una persona molto fortunata e consapevole di esserlo, anzitutto perché sono nata in una famiglia con una forte vocazione internazionale, con modelli da seguire, poi perché sono finita per caso a lavorare in un ambiente dinamico. All’Università di Torino ho potuto occuparmi di una disciplina, la patologia vegetale, che ha un fortissimo impatto sociale ed economico, lavorando fin dall’inizio, da semplice borsista, sempre in un contesto internazionale. Dedico questo nuovo riconoscimento, che giunge del tutto inaspettato, ai miei genitori che mi hanno fornito gli strumenti per uscire dal guscio confortevole della mia piccola e bellissima Saluzzo”
All’impegno profuso nell’ambito delle società scientifiche a livello nazionale e internazionale Gullino ha corrisposto una capacità di costruire reti e progetti internazionali, che hanno portato all’Università di Torino decine di milioni, ben prima dell’arrivo del Pnrr. All’impegno nella ricerca, che ha riguardato temi di grande rilievo (dalla difesa integrata delle piante alla biosicurezza, dall’agroterrorismo alla salute circolare) si è sempre affiancato il desiderio di mettere in pratica e di comunicare i risultati delle ricerche, che ha portato Maria Lodovica Gullino a contribuire alla nascita di tre imprese e a “inventare”, insieme con Antonio Pascale, il Festival Internazionale dell’Agricoltura ColtivaTo che si è svolto per la prima volta in primavera a Torino.
© Riproduzione riservata