Sette mesi. Per muovere verso un nucleare sostenibile in Italia. E' una delle tappe della road map tracciata dal ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin. Le proposte andranno elaborate entro 6 mesi. Un mese dopo sarà redatto un documento completo per poi arrivare entro 9 mesi  alle "Linee guida" con azioni, risorse, investimenti e tempi. Insomma, primavera 2024. A quasi 50 anni dal 1975 quando con un referendum l'Italia aderì al trattato di non proliferazione nucleare. La road map è stata tracciata alla fine della prima riunione della Piattaforma nazionale per un nucleare sostenibile. Un'iniziativa che il ministro ha giudicato «in linea con il nostro obiettivo del Piano nazionale integrato per l'energia e il Clima (Pniec) di mantenere la nostra presenza nella ricerca sulla tecnologia innovativa del nucleare di "quarta generazione"».

I risultati del lavoro della nuova piattaforma«saranno la base per valutare l'elaborazione e l'adozione da parte dell'Italia di una strtegia per il nucleare sostenibile».  In particolare sulla tecnologia della fusione, aggiunge il ministro, «occorrerà valutare nel lungo termine il supporto che la stessa sarà in grado di dare alle rinnovabili per il raggiungimento dei target previsti nell'aggiornamento al Pniec». Il ministro ricorda che la proposta di aggiornamento del Pniec che il ministero ha trasmesso alla Commissione europea «già indica che le tecnologie nucleari di nuova generazione occuperanno un ruolo importante nella transizione energetica verso un'economia a basse emissioni di gas serra». Tra i primi a sposare la nuova linea il vicepremier e leader leghista Matteo Salvini: «Quella del nucleare non è un'opzione, è l'unica scelta possibile. Produrre energia sicura e pulita con il nucleare è da sempre una priorità della Lega. L'indipendenza energetica dell'Italia è un obiettivo che non perderemo mai di vista».

Il ministro dell'ambiente ha tenuto a precisare nei dettagli i progetti del governo per evitare incomprensioni e fraintendimenti: «Non si tratta evidentemente di proporre il ricorso in Italia alle centrali nucleari di grande taglia della terza generazione, ma di valutare le nuove tecnologie sicure quali gli small modular reactor (Smr) e i reattori nucleari di quarta generazione». Come l'impianto della Westinghouse nella foto in alto inaugurato a maggio negli Stati Uniti.