La prima novità del giorno è la preoccupazione che la Grecia possa dover dare delle garanzie ai paesi europei creditori anche al di fuori di quelle che deve dare al fondo di salvataggio europeo. Per ora le garanzie sono state richieste dai finlandesi, ma altri potrebbero accodarsi. In questo caso, il fondo di salvataggio potrebbe partire in ritardo, con nocumento per tutti i paesi che contano sugli acquisti della Banca Centrale Europea (1).
L’altra novità del giorno è la durezza con cui in un documento ufficiale la Deutsche Bundesbank si schiera contro la messa in comune – nel prossimo futuro e senza condizioni – del debito europeo. A pagina 12 si trova la seguente affermazione: non si può avere un debito comune «senza aumentare in maniera significativa il controllo sulle politiche fiscali dei singoli stati». Altrimenti, diremmo noi, si avrebbe un’Europa delle «cicale». E poi, rincarando la dose: almeno «fintanto che non si abbia una resa significativa della fiscalità dei singoli stati». Letto bene: «resa» (2).(1) http://www.ekathimerini.com/4dcgi/_w_articles_wsite2_1_22/08/2011_403120
(2) http://www.bundesbank.de/download/volkswirtschaft/mba/2011/201108mb_en_overview.pdf
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