Due le notizie che mostrano bene come le cose in finanza siano ancora confuse: le nuove regole contabili per favorire gli aumenti di capitale delle banche cui si contrappone la crescita dei contratti di assicurazione in caso di insolvenza degli emittenti obbligazioni.


Le banche statunitensi sono sotto la pressione del Tesoro e della Federal Reserve per aumentare il capitale di rischio. La pressione dipende dalla stima delle perdite secondo il peggior scenario. Nello stesso tempo, le banche statunitensi hanno ottenuto di poter registrare il prezzo delle obbligazioni «tossiche» secondo un valore presunto e non di mercato (1). Questo consente di accrescere del 7% gli utili del secondo trimestre del 2009. Dunque le banche vareranno gli aumenti di capitale mostrando numeri migliori di quelli che emergerebbero con le vecchie regole contabili.
 
Le banche non vogliono vendere i titoli «tossici» perché sanno che lo potrebbero fare solo a un prezzo basso e perciò che dovrebbero registrare perdite notevoli. Il piano del ministro del Tesoro Tim Geithner (2) avrebbe dovuto spingere i privati a comprarle, ma evidentemente nessuno vuole pagare molto le obbligazioni «tossiche». Di conseguenza, non resta che la strada degli aumenti di capitale, fatta senza mostrare gli effetti della registrazione delle perdite.
 
Non è certo la soluzione migliore, ma è quella che, almeno nell’immediato, consente di andare avanti. Si spera, insomma, che aumenti la fiducia nella ripresa «dietro l’angolo», tuttavia c’è anche chi resta, nonostante tutto, scettico.
 
Il Credit Default Swap (CDS) è un contratto assicurativo: uno lo stipula se teme che la sua obbligazione possa non essere rimborsata alla scadenza (3). D’altra parte, uno può anche comprare un CDS senza possedere l’obbligazione, se pensa che, peggiorando le cose, il suo contratto possa avere un maggior valore. Ergo, quando aumentano i CDS si ha un timore crescente sul futuro, e viceversa.
 
Nelle condizioni di oggi, con i mercati delle obbligazioni private in ascesa, se aumentano i CDS allora c’è qualcuno che cerca una maggior protezione. Dalla tabella si evince che negli ultimi tempi sono diminuiti i CDS (in valore – colonna di sinistra –, non in quantità) in due soli comparti, quello dei basic materials (prodotti chimici, carta, eccetera) e quello delle imprese di pubblica utilità. In tutti gli altri comparti i CDS sono aumentati.

 

 

(1) http://ftalphaville.ft.com/blog/2009/06/04/56636/marketing-mark-to-market-changes-to-the-fasb/

(2)
http://www.centroeinaudi.it/ricerche/la-casalinga-di-voghera-e-il-piano-di-geithner.html

(3)
http://it.wikipedia.org/wiki/Credit_default_swap

 

cds_fonte_zerohedge
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