La prima scuola segue questa linea argomentativa. Abbiamo una forza al governo guidata da un leader che ha anche inventato il partito che lo sostiene. Il partito è leggero (non ha funzionari in gran numero e distribuiti sul territorio) e comunica con gli elettori attraverso il sistema televisivo (non con le sezioni e i quotidiani). Alla fine il governo e il partito si identificano con la persona. Il potere prende – per così dire – il corpo di Berlusconi. Si parla sempre di Berlusconi - a proposito e sproposito - proprio perché la funzione pubblica e la persona materiale si identificano. (Anche per questo si parla della sua vita privata). Da qui il passo successivo: se Berlusconi va via, il sistema politico si rimette in movimento, perché si scioglie una verticale di potere che blocca le decisioni.

La seconda scuola segue questa linea argomentativa. E' tutto vero quello che sostiene la prima scuola di pensiero. Il punto però è che il risanamento dell'Italia richiede un controllo dei conti pubblici e un rilancio della crescita, con il controllo e il rilancio che mettono tutti in disaccordo.

Il controllo dei conti pubblici è idea condivisa da tutti, purché i conti pubblici da controllare siano la spesa pubblica che tocca agli altri. Per esempio, per alcuni va ridotta la crescita della spesa pensionistica, per altri la spesa delle amministrazioni pubbliche nel Meridione. La maggior crescita economica è idea condivisa da tutti. Un crescita economica però si ha con un mercato del lavoro reso più liquido (ossia con minor protezioni per alcuni – chi lavora nella imprese solide - e maggiori protezione per gli altri – come i precari), e con maggiori incentivi fiscali per gli imprenditori. Se si vuole crescita, chi è protetto lo sarà meno. Dunque Berlusconi è un paravento dietro al quale per anni si sono nascoste le scelte vere, che, peraltro, i suoi governi non hanno fatto.

La lettera della Banca Centrale Europea è il programma di risanamento dei conti e del rilancio. Si è visto giorni fa come il tentativo di farne un Decreto Legge sia fallito e al suo posto sia passato il maxi emendamento con un menù indefinito. La Lettera-Programma della Banca Centrale è la strada perché i mercati e gli altri paesi europei si “mettano l'anima in pace”. Sicuro che, con la dipartita di Berlusconi, si avrà in Parlamento un maggioranza solida per attuarla? La tentazione di saltare il programma della Lettera-Programma – che tocca troppi interessi organizzati - e di sostituirlo con una patrimoniale – che tocca un numero inferiore di interessi organizzati – sarà molto forte.