Standard & Poor’s ha abbassato il giudizio di merito (rating) sul debito pubblico statunitense da AAA a AA+ e ha mantenuto il proprio giudizio prospettico (outlook) sul versante negativo. La ragione è l’indecisionismo fiscale (1): gli americani non riescono a mettere insieme un pacchetto di provvedimenti sul lato delle uscite e delle entrate che, abbattendo il deficit, porti il debito in una traiettoria sotto controllo. Non sono dunque i mezzi che mancano, ma la volontà politica. Il rischio che si faccia poco nel prossimo futuro è tale che Standard & Poor’s dichiara che potrebbe abbassare ancora il rating, portandolo da AA+ a AA.

Il tutto accade mentre si hanno segni evidenti di rallentamento dell’economia (2), con i mercati delle azioni che scontano un buon andamento delle cose (3). Questo negli Stati Uniti. In Europa abbiamo le vicende legate al controllo del debito dei paesi periferici (4). Da notare che nel 2007-2008 i tassi d’interesse negli Stati Uniti e in Europa erano intorno al 5% e oggi sono in campo negativo, se si calcola l’inflazione. La politica monetaria è perciò bloccata. Quella fiscale pure, visto che tutti vogliono pareggiare il bilancio in un contesto di crescita moscia.

(1) http://www.centroeinaudi.it/component/search/?searchword=indecisionismo&ordering=newest&searchphrase=all

(2) http://www.centroeinaudi.it/il-progetto-1/notizie-economiacentroeinaudiit-97/1206-avviso-ai-naviganti-xli.html

(3) http://www.centroeinaudi.it/il-progetto-1/asset-allocation-economiacentroeinaudiit-100/1209-appunti-per-lasset-allocation-previsioni-e-portafogli.html

(4) http://www.centroeinaudi.it/il-progetto-1/ricerche-economiacentroeinaudiit-99/1213-il-codice-della-strada-e-la-finanza.html