Nell'attesa della decisione sul tetto del debito statunitense, non sta accadendo nulla. I mercati finanziari ignorano gli scenari peggiori, adombrati da alcuni. I mercati possono pensare che: 1) una soluzione la si troverà all'ultimo, come la si è sempre trovata; 2) anche se una soluzione non fosse trovata subito, la si troverà poi, 3) il contesto non spinge al disastro. Delle tre spiegazioni della calma dei mercati, la terza è la più intrigante. Essa, a sua volta, è suddivisa in due: 1) l'offerta di obbligazioni pubbliche e private ha frenato negli ultimi tempi, mentre le famiglie e le banche continuano a comprarle. Esiste così una forte corrente di domanda a fronte di un'offerta stabile; 2) il debito pubblico statunitense è troppo grosso, e dunque un'uscita in massa verso il debito di qualità per esempio tedesco, o canadese, ecc è impossibile.
Per approfondimenti:
http://blog.atimes.net/?p=1862
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Nota aggiunta alle 17.38. In passato il tetto del debito era pari a tre/quattro anni di imposte. Questa volta sarebbe pari a sei anni di imposte. E' il debito ad essere troppo alto, o le imposte ad essere troppo ridotte?
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