Riprendiamo l’analisi fatta nell’estate del 2012 sul tema del legame tra prezzi delle case e stabilità dei sistemi bancari; lo spunto di questo ragionamento è dato dal salvataggio da parte del governo della quarta banca olandese, SNS Bank. Il tema è rilevante non solo per ovvie ragioni legate alle vicende interne italiane ma perché permette di tornare su altri temi rilevanti quali l’analisi dei requisiti patrimoniali delle banche e il funzionamento del mercato interbancario.
SNS Reaal è la divisione assicurativa ed immobiliare della banca olandese, origine quest’ultima del fallimento. Sebbene l’autorità europea in tema bancario (EBA, European Banking Autorithy) avesse segnalato la necessità di maggiori risorse patrimoniali (ma esigue, qualche centinaio di milioni di euro a fronte dei 10 miliardi immessi dal governo) la caduta è stata più repentina di quanto immaginato e, soprattutto, in un momento di buona salute dei titoli governativi periferici di cui la banca deteneva circa 1 miliardo di euro. Inoltre, il prevedibile e successivo declassamento di Moody’s non fa riferimento al portafoglio obbligazionario ma alla fragilità del mercato immobiliare olandese. I recenti dati pubblicati da Eurostat confermano questo dato.
Anche i numeri coinvolti suggeriscono una riflessione. La banca olandese detiene circa 130 miliardi di attivi (circa un terzo di Dexia) ma la parte critica (property finance) è assolutamente minoritaria, circa 10 miliardi di euro, di cui solo la metà ritenuti problematici; ciononostante, nell’arco di pochi mesi determinano l’esproprio statale (così definito dal Ministero delle Finanze olandese) che cancella le azioni e le obbligazioni subordinate (si salvano solo i detentori di obbligazioni senior). Le ragioni risiedono nella repentina discesa dei prezzi degli immobili commerciali olandesi associata ad una modesta copertura del rischio, misurata dal rapporto tra quanto prestato e il valore corrente degli immobili (cosiddetto Loan To Value Ratio). Come già segnalato, il sistema bancario italiano presenta un valore particolarmente confortante, circa due terzi dei valori immobiliari del picco del 2007, mentre il sistema bancario olandese mostra valori insufficienti e, nel caso di SNS Reaal, decisamente critici.
La coincidenza del fallimento della banca con la caduta dei mercati di lunedì 4 febbraio è forse eccessiva ma non può nemmeno essere sottovalutata. Inoltre, questa vicenda presenta un'altra coincidenza: nello stesso giorno la Commissione Europea ha invitato le banche centrali a fornire entro fine mese indicazioni sui vincoli posti alle filiali di banche non domestiche in tema di utilizzo della liquidità sul mercato interbancario, segnalando la debolezza operativa del processo di integrazione bancaria che si ripercuote nel buon funzionamento del sistema. Volendo esagerare, possiamo introdurre una terza coincidenza (tre indizi fanno una prova?) che consiste nel significativo rimborso (circa 140 miliardi) del finanziamento da parte della BCE che può aver generato effetti sostitutivi di ricerca di liquidità attraverso maggiori flussi di vendita. In ogni caso, è possibile che questi fenomeni continuino ad influenzare questa prima parte del 2013.
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