Il momento è travagliato, tra il rallentamento della ripresa negli Stati Uniti (1) e il dibattito sul «tetto» del debito (2). Come quasi sempre accade, le previsioni sugli andamenti degli utili sono elevate e il livello degli investimenti finanziari non è ridotto (3). Insomma, siamo a uno snodo. La Borsa italiana ha la caratteristica di cadere molto: negli anni Sessanta e Settanta per effetto dei grandi mutamenti politici, oggi per la combinazione del peso delle imprese finanziarie con i problemi dei debito pubblico (4). Il quale debito pubblico è cresciuto decisamente nel corso del tempo, perché lo sviluppo dello «stato sociale» ha avuto una velocità maggiore della raccolta di imposte (5).
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