Il momento è travagliato, tra il rallentamento della ripresa negli Stati Uniti (1) e il dibattito sul «tetto» del debito (2). Come quasi sempre accade, le previsioni sugli andamenti degli utili sono elevate e il livello degli investimenti finanziari non è ridotto (3). Insomma, siamo a uno snodo. La Borsa italiana ha la caratteristica di cadere molto: negli anni Sessanta e Settanta per effetto dei grandi mutamenti politici, oggi per la combinazione del peso delle imprese finanziarie con i problemi dei debito pubblico (4). Il quale debito pubblico è cresciuto decisamente nel corso del tempo, perché lo sviluppo dello «stato sociale» ha avuto una velocità maggiore della raccolta di imposte (5).

(1) http://www.centroeinaudi.it/il-progetto-1/notizie-economiacentroeinaudiit-97/1206-avviso-ai-naviganti-xli.html

(2) http://www.centroeinaudi.it/il-progetto-1/notizie-economiacentroeinaudiit-97/1202-il-panico-e-lindifferenza-ii.html

(3) http://www.centroeinaudi.it/il-progetto-1/asset-allocation-economiacentroeinaudiit-100/1209-appunti-per-lasset-allocation-previsioni-e-portafogli.html

(4) http://www.centroeinaudi.it/il-progetto-1/notizie-economiacentroeinaudiit-97/1203-le-cadute-della-borsa-italiana.html

(5) http://www.centroeinaudi.it/il-progetto-1/ricerche-economiacentroeinaudiit-99/1211-il-debito-pubblico-italiano-nel-tempo.html