- Il Centro Einaudi alla TV - RAI Piazza Affari - sulla Spagna e sulla Francia. Di seguito trovate il dettaglio dei numeri citati.
Abbiamo il deficit dell'Amministrazione Centrale e di quelle Regionali, e delle altre amministrazioni minori. I risultati promessi (2011 ex ante) sono inferiori a quelli effettivi (2011 ex post), e lo stesso vale per quelli promessi per il 2012 (2012 iniziale) e poi rinegoziati (2012 rivisto). Il deficit passa dal 9,3 per cento del PIL nel 2010, al 8,5 per cento nel 2011, e al 5,3 per cento nel 2012. Non essendoci crescita (nella tabella si ha quella reale, che è negativa, quella nominale, ossia quella reale più il tasso di inflazione, è appena positiva), il debito pubblico cresce nel triennio all'incirca per il cumulato dei deficit (9,3%+8,5%+5,3%= 23%).
Deficit % PIL | |||||
2010 | 2011 ex ante | 2011 ex post | 2012 – iniziale | 2012 rivisto | |
Centrali | 5,7 | 4,8 | 5,1 | 3,2 | 3,5 |
Regionali | 2,9 | 1,3 | 2,9 | 1,3 | 1,5 |
Altro | 0,7 | -0,1 | 0,5 | -0,1 | 0,3 |
Totale | 9,3 | 6 | 8,5 | 4,4 | 5,3 |
Crescita PIL | -0,1 | 1,3 | -0,7 | 2,3 | -1,7 |
Fonte: Credit Suisse, Can they handle the sPain?, 22 marzo 2012
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