La Turchia non cambia timoniere. Recep Tayyip Erdogan è stato riconfermato presidente della Repubblica. Da vent’anni al potere, il Sultano ha vinto per la terza volta il voto per l'elezione diretta del capo dello Stato. Una vittoria ma non plateale: Erdogan ha raccolto il 52% dei voti. L’avversario Kemal Kilicdaroglu si è fermato al 48% dei consensi. Resta per l’ampio fronte di opposizione la soddisfazione di aver costretto Erdogan al ballottaggio, un inedito rispetto alle altre elezioni. «La nostra gente ci ha dato ancora fiducia, sarà il secolo della Turchia», è stata la prima frase di Erdogan dalla cima di un autobus. Tra i primi a congratularsi con lui Orban, l’emiro del Qatar e Putin. Primo tra gli occidentali a congratularsi il francese Macron. Anche Zelensky ha chiamato: «Congratulazioni, rafforziamo i rapporti».

«Continueremo la lotta, la nostra marcia continua», assicura Kilicdaroglu, ribattezzato il "Ghandi turco" che aveva invitato gli elettori a recarsi ai seggi per porre fine a «un regime autoritario e per l'arrivo della libertà e della democrazia». Il suo appello non è bastato ed è invece «iniziato il secolo della Turchia», come ha detto Erdogan celebrando il risultato che ha ottenuto alle urne, nell'anniversario del centenario della fondazione della Repubblica laica di Turchia da parte di Mustafa Kemal Ataturk.

 
Consigliati per te:
 

Erdogan è riuscito a vincere mantenendo la sua base elettorale, raccogliendo anche i voti ottenuti al primo turno da Sinan Ogan, il politico di destra nazionalista che con poco più del 5% dei consensi si era classificato terzo e ha poi deciso di appoggiare il presidente uscente al ballottaggio.

A differenza della vittoria di cinque anni fa, il presidente turco si troverà costretto a dare risposte su problemi che si sono aggravati negli ultimi anni come il difficile rapporto con l'Occidente come prova il mancato via libera di Ankara all'ingresso della Svezia nella Nato. Ma Macron gli ha teso la mano: «Abbiamo sfide da affrontare insieme». Erdogan dovrà affrontare una situazione economica molto fragile, con un'inflazione che è sopra il 43% e alla fine del 2022 aveva superato l'80% toccando i livelli più alti dei precedenti vent'anni, mentre la lira turca ha toccato un ennesimo record negativo rispetto al dollaro.