I numeri sulla disoccupazione possono essere osservati così: si dice che nel mese sono stati creati X posti di lavori e che l'aspettativa era Y; se X>Y, allora va tutto bene. Si può anche osservare la tendenza. Nel caso degli Stati Uniti: nel mese di settembre sono stati creati più posti di lavoro di quanto ci aspettasse, ma il tempo medio in cui si resta disoccupati è salito ancora, mentre l'occupazione industriale non si muove. La conclusione? Abbiamo avuto un miglioramento dell'occupazione al margine, ma la disoccupazione resta un fenemeno radicato.
Ecco l'andamento del tempo in cui resta disoccupati: da 15 mesi a 40.
Ecco l'occupazione nel settore manifatturiero. Essa è passata da 17 milioni di unità di due decenni fa, a 14 dello scorso decenio prima della crisi, e da allora resta ferma a 12 milioni.
Nel secondo dopoguerra si ha con tutte le recessioni un andamento a U, ossia l'occupazione cade ma poi riprende in fretta. Questa volta abbiamo una ripresa a L:
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