Riparte la scuola in questi giorni, con i problemi di sempre. Bisogna tenerla monitorata e puntare con intelligenza sulla nostra fabbrica del futuro. Non è così, a quanto pare. Ci sono i ritardi sul PNRR, ma da Bruxelles dicono a ragion veduta che non è sensato investire qualcosa come 17 miliardi in un sistema scolastico che da tempo non funziona. Prima le riforme, dunque.

A partire da come si formano i docenti e come debbono essere valutati, perché la qualità dell’apprendimento degli adulti di domani dipende da questo.