«Reinventare il concetto di veicolo per renderlo incentrato sull'uomo, ossia renderlo definibile e non più definito. Definibile è, infatti, sinonimo di curare l'aspetto specifico dell'utente, del mercato di riferimento ed anche della versione dello specifico oggetto».
Così Ludovico Campana, co-founder, inventore e Ceo di TUC, azienda Deep Tech nota per la sua soluzione di "Usb della mobilità", presentando in anteprima mondiale la versione industrializzata di TUC.technology. Si chiama TUC 3.0: viene mostrato in queste ore in Digital World Premiere Streaming il primo veicolo TUC, il primo esempio pratico di questa tecnologia.
TUC srl, fondata da Ludovico Campana e Sergio Pininfarina, è un'azienda pioniera nello sviluppo di tecnologie legate alla modularità nei veicoli. In soli quattro anni di attività è riuscita ad affermarsi con il brevetto internazionale di invenzione industriale TUC, che si pone l'obiettivo di rivoluzionare, migliorare e re-inventare il concetto di veicolo.
La visione
Con TUC 3.0, dunque, il veicolo si trasforma da puro strumento di mobilità ad ambiente da abitare e configurare. TUC.technology consente di personalizzare il veicolo integrando componenti di varia natura (sedili, plance, componenti smart), rendendo l'esperienza di mobilità davvero "su misura". Sottolineando il "momento di rivoluzione", che vive il mondo della mobilità, Ludovico Campana spiega come «TUC vuole entrare in questo contesto fornendo una soluzione universale, semplificata. Questo vuol dire ridurre i tempi di assemblaggio delle auto, ridurre il ciclo produttivo e rendere tutto come ad oggi conosciamo con le applicazioni dei nostri smartphone, ovvero sviluppabili da chiunque ed integrabili just in time».
La mobilità da reinventare
La nuova tecnologia si rivolge a tutti gli attori della mobilità, dai produttori di veicoli di qualsiasi tipologia ed utilizzo (via terrestre, aerea e marina), ai produttori di componenti. «Grazie alla tecnologia Tuc - sottolinea ancora Ludovico Campana - vogliamo dimostrare la via per realizzare una nuova generazione di veicoli digitali modulari, che saranno alla base del futuro della mobilità. Inoltre, si potrà abilitare nuovi modelli di business basati su una personalizzazione continua anche dopo la produzione. In poche parole - aggiunge - non sarà più l'utilizzatore a seguire il ciclo di vita del veicolo, ma il veicolo potrà assecondare il 'ciclo vita' del suo utilizzatore ed adattarsi alle sue mutate esigenze».
I prototipi e le partnership
TUC 3.0 è stata inserita all'interno di due prototipi sviluppati per far capire l'applicazione della tecnologia sul veicolo e combinati con cinque dispositivi plug&play demo sviluppati insieme a partner importanti. Tra questi Lavazza, che si è legata a TUC.technology sin dal 2018 e ha contribuito al lancio di TUC 3.0 realizzando la terza versione di macchina del caffè per veicoli. Altro partner storico è ADIENT, leader mondiale nella produzione di serie di sedili per veicoli, con il quale è stata realizzata l'integrazione della nuova tecnologia su 4 sedili High Level con diverse funzionalità gestite elettronicamente.
Dalla partnership con Samsung Knox è stato sviluppato, invece, un’interfaccia di controllo dei dispositivi connessi, utilizzabile su qualsiasi dispositivo Mobile. Il compito di sottolineare la concretezza dello sviluppo di TUC 3.0 nei veicoli è stata, infine, affidata a due nuove partnership made in Italy: quella con SILA Group, leader nei sistemi di gestione dei comandi cambio e di sistemi integrati di controllo remoto delle funzionalità in abitacolo e con Ema Global Engineering, realtà di spicco tra le società di consulenza di ingegneria avanzata.
Hi-tech avanzato
Base fondante della nuova tecnologia è il TUC.plug, un connettore universale per qualsiasi tipo di veicolo, che racchiude al suo interno tre elementi fondamentali: il fissaggio strutturale meccanico plug&play e multimodale, che consente un fissaggio in quattro posizioni diverse a 360 gradi, l'elettricità per alimentare i diversi dispositivi che vengono collegati al veicolo e la connettività, per lo scambio dati tra dispositivi e veicolo ma anche all'esterno del veicolo stesso. Inoltre, il design del TUC.plug crea un'architettura di rete definita TUC.network per distribuire attraverso un unico cavo, che parte dalla batteria di alimentazione principale del veicolo tutti i plug necessari a connettere i dispositivi: sedili, plance, display o device realizzati ad hoc.
Lo sviluppo
Un impegnativo lavoro di sviluppo, che ha permesso negli ultimi due anni di definire un design semplice che con l'integrazione di nuove tecnologie ha consentito di sviluppare tutti gli aspetti più importanti: dalla robustezza alla leggerezza, dalla compattezza alla semplicità, dalla velocità all'affidabilità e la sicurezza. Aspetto quest'ultimo validato con le attuali più severe normative per le automobili. E non solo, anche in tema di attenzione all'ambiente la tecnologia TUC si pone ai massimi livelli, con l'utilizzo di una lega di alluminio, che può essere 100% riciclabile.
«Abbiamo lavorato tutti insieme, ingegneri, designers, inventori, pensatori per nuove strategie. Si è trattato di un esercizio che ci ha reso molto orgogliosi di avere creato un’interfaccia altamente semplice ma anche molto complicato, a disposizione da oggi per l'industria» conclude Ludovico Campana.
TUC srl, con quartier generale nel Torinese, è riconosciuta come una delle 10 migliori startup italiane che innovano la mobilità. È stata esposta al CES di Las Vegas nel Padiglione Italia su invito del ministero dello Sviluppo economico ed è stata selezionata da Wired come startup da tenere "sotto controllo".
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