Dove nascevano le storiche Lancia Fulvia e Dedra ora sbarca il Focaccia group di Cervia, leader nell’allestimento di veicoli speciali, che sia un’ambulanza o una pantera della polizia o, ancora, un pulmino per il trasporto disabili. L’azienda romagnola ha da poco perfezionato l’acquisizione della Nct, Nuova carrozzeria torinese di Chivasso, uno dei concorrenti più grandi in questo comparto dell’automotive.
Prima ancora l’azienda guidata da Riccardo Focaccia aveva messo a segno un altro colpo sempre nel Torinese assorbendo la Mobitecno di Beinasco specializzata nella produzione di ambulanze. Su Linkedin il manager romagnolo ha raccontato così l’ultimo accordo: «Ufficiale, oggi abbiamo acquisito la Nuova Carrozzeria Torinese S.p.a. la storica fabbrica Lancia a Chivasso! Senza citare nessuno e farla più grande di quel che è, siamo orgogliosissimi!!!! È un grande pezzo di Storia dell’Auto e noi sapremo aggiungere più di un capitolo alla pagina di Wikipedia, perché nella sfida che abbiamo in corso con noi stessi, non finiremo mai di migliorare!».
Adesso l’orgoglio rimane, ma l’interesse si sposta sui settanta dipendenti dello stabilimento torinese: «Gente competente, il vero patrimonio dell’azienda. Più di un marchio pur storico come Lancia. E con loro proveremo a centrare nuovi traguardi. Dobbiamo crederci, tutti insieme» spiega Focaccia.
Quello di darsi nuovi obiettivi si può dire un vizio di famiglia in questa dinastia di imprenditori romagnoli. «Centrato un obiettivo, bisogna già pensare a quello dopo» è la filosofia su cui Licio Focaccia ha costruito l’azienda, partendo dalla carrozzeria che il padre aveva aperto a Imola nel 1954 per trasformare i residuati bellici in veicoli. La prima mossa è stato il trasferimento a Cervia, oggi quartier generale del gruppo che conta quasi trecento dipendenti. La seconda puntare sulla trasformazione dei veicoli dedicati alle forze dell’ordine e al trasporto dei disabili.
Il figlio Riccardo ha permesso un altro salto in avanti, puntando sull’innovazione. «Abbiamo capito prima di altri che essere bravi artigiani oggi non basta più. Il vero segreto è innovare. E per far questo servono tecnici e ingegneri. Noi abbiamo creato un centro di ricerca e sviluppo per dar forma a nuove idee dove lavorano trenta persone. Poi con plastica, ferro ed elettronica si costruisce il mondo» spiega Focaccia.
Flessibilità e capacità nel design sono servite all’azienda di Cervia per aprirsi nuovi mercati. Anche all’estero. Per esempio con i piccoli sollevatori “Fiorella” – un omaggio alla mamma Margherita – che davvero si può dire abbiano conquistato il mondo. Più l'Asia dell’America ma insomma se si prende un taxi a Taiwan o a Tokyo è assai probabile che il sistema d’aiuto per disabili sia made in Romagna. E una filiale è stata aperta anche in Brasile. Ma è una nicchia. Il vero business è quello dell’allestimento di veicoli speciali: ora con l’acquisizione dei due marchi torinesi – Nct e Mobitecno – il parco produzione è davvero completo, il Focaccia group vede “quote bulgare” di mercato. Con gli allestimenti destinati a raddoppiare, a quota ottomila. Nel portafoglio clienti c’è un buon numero di palyer mondiali dell’auto: da Stellantis a Volkswagen, da Ford a Toyota.
I vertici già immaginano nuovi traguardi. A cominciare dal fatturato che quest’anno è previsto a quota 45 milioni e tra cinque a cento, come dire sestuplicato rispetto ai 16 milioni del 2018. Ma Riccardo Focaccia conta di arrivarci anche prima sebbene poi chiosi il tutto con un altro dei suoi credo: «l fatturato vale nulla. Conta la redditività. Il vero segreto è rendere sempre più efficiente il nostro mestiere. Per questo oltre a una manodopera di primo livello, servono idee e progetti che ti consentano di fare sempre un passo in più degli altri». Settant’anni dopo la filosofia resta la stessa: conta solo il prossimo obiettivo. «Altrimenti hai finito di vivere».
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