«Vivendi ha i suoi diritti e li eserciterà. Il Mef ha fatto un'offerta e il consiglio di amministrazione l'ha accettata. Adesso ovviamente gli azionisti hanno i loro diritti, li faranno valere nelle sedi opportune: però il progetto è quello». Così il ministro dell'economia Giancarlo Giorgetti il giorno dopo il via libera del cda di Tim alla vendita della rete al fondo americano Kkr. Che vede pero difficile che il socio francese – primo azionista di Tim - possa fermare l'operazione sebbene Vivendi sia intenzionata a far causa. E sulla cessione della rete fissa agli americani è tornato anche il numero uno della compagnia telefonica, l’ad Pietro Labriola: «Una decisione che non riguarda le sorti della rete fissa, perché nessuno ritiene che questa operazione segnerà un freno al suo sviluppo (anzi!), né qualcuno può pensare che l'ingresso di un fondo d'investimento possa rendere meno italiana questa infrastruttura che insiste sul nostro territorio, peraltro soggetta al golden power e con la partecipazione del Ministero dell'Economia e di F2i. La decisione presa riscriverà il futuro dei servizi di telecomunicazione, perché pone le basi per abbattere il debito che grava sulla più grande azienda del settore e le impedisce di puntare con decisione al suo sviluppo e a mantenere la sua leadership nel mercato».

Reazioni contrarie dal segretario del primo sindacato italiano, Maurizio Landini della Cgil: "Siamo contrari perché questo spezzatino non è la strada da seguire. Solo in Italia si fa cosi, negli altri Paesi e grandi imprese non dividono la rete dall'azienda, dalle attività e dai servizi. Noi pensiamo che questo sia un limite, un errore di politica industriale. Attività fondamentali come la rete dovrebbe essere elementi su cui un Paese costruisce le politiche industriali di sviluppo». Tim ha comunque convocato i sindacati di categoria per «illustrare nel dettaglio le decisioni assunte e il progetto industriale». L’appuntamento è per il 14 novembre a Roma. In  Borsa il titolo ha perso più del 3% nonostante gli analisti giudichino positiva la mossa.