Il numero di riproduzione ufficiale a livello nazionale pubblicato oggi è correttamente in linea con quanto avevamo calcolato su Mondo Economico tre settimane fa: 1,06. Nel frattempo l’indice Rt calcolato da noi è arrivato a 1,3 per poi ricominciare a scendere e attestarsi oggi - con dati aggiornati al 5 marzo - a 1,18 (1,12 - 1,26)

Continuiamo a decidere con la paura di chi ignora i numeri

In Piemonte allievi e insegnanti si preparano a tornare in didattica a distanza, con tutte le conseguenze sul breve e sul lungo periodo, per i ragazzi, le famiglie, gli insegnanti e, tra qualche anno, per il sistema produttivo.

Perchè questa scelta?

Nell’allegato 25 al DPCM si legge che lo scenario di tipo 3, quello della zona rossa, per intendersi, è determinato da «valori di Rt regionali sistematicamente e significativamente compresi tra Rt=1,25 e Rt=1,5».

Lo ripetiamo: il valore su cui viene presa oggi la decisione della DAD è relativo a 3-4 settimane fa: 1,18 con intervallo 1 - 1,42. Ovvero, una incertezza del 40%.

Già trattare la scuola come il cuscinetto dell’epidemia è un fallimento, ma farlo usando una moneta lanciata un mese fa è completamente inaccettabile.

Solo sovrapponendo il valore ufficiale al numero calcolato in tempo reale si capisce perchè il dato ufficiale è così incerto: la media su 14 giorni tiene conto della settimana dal 17 al 24 febbraio in cui abbiamo registrato una crescita da 1 a 1.4.

Guardando invece al trend piemontese aggiornato agli ultimi giorni, 1,48 (1,31 - 1,67), vediamo un deciso rallentamento dei contagi, a un valore ben al disotto dell’1,8 a cui fu presa la stessa decisione il passato 26 ottobre. Un dato quindi che suggerisce prudenza generale e allerta di monitoraggio, ma non la chiusura della scuola.

Prima di prendere decisioni gravi come questa, dovremmo utilizzare tutte le tecniche disponibili per avere dati aggiornati e controllabili.

Il nostro metodo di calcolo adottato dal Telegraph in Uk

Mentre il nostro metodo di calcolo sbarca nel Regno Unito, e viene adottato dal Telegraph per l’aggiornamento real-time dell’Rt in UK, in Italia rinnoviamo la nostra disponibilità a collaborare con l’Istituto Superiore di Sanità per mettere a fattor comune tutti i metodi disponibili.

Per parte nostra, continuiamo a lavorare sul nostro metodo per migliorarlo continuamente. Per controllare i dati è necessario misurarne la qualità in tempo reale, oltre che il valore in sè. E sappiamo che i dati disponibili contengono molti errori e incertezze.

Una nuova versione a disposizione di tutti

Per questo da oggi pubblichiamo i grafici prodotti con una nuova versione del metodo che calcola contemporaneamente sia valore di Rt sia l’affidabilità dei numeri che vengono registrati quotidianamente, rappresentata come intervallo di confidenza. Si vede per esempio che nel periodo natalizio la banda arancione è particolarmente “spessa”: nei giorni festivi infatti si riduce la regolarità, per esempio nell’analisi dei tamponi, con conseguente riduzione del controllo che abbiamo sulla diffusione. A differenza dell’intervallo di confidenza ufficiale, che mescola aumenti, diminuzioni e incertezze, il nostro misura puntualmente ogni giorno l’affidabilità dei numeri.

Tutte le tecniche applicate sono disponibili e controllabili su GitHub, insieme ad una libreria python scritta appositamente per rendere il nostro metodo il più riutilizzabile possibile.
Fonte: elaborazione di Stefano Terna per Mondo Economico su dati Protezione civile e ISS