La sfida di presentare un territorio come una smart land è una opportunità che dovrebbe essere realizzata da tutti i territori che ci sono oggi in Italia. Da subito mi ha appassionato l’analisi e lo studio di un progetto Canavese proiettato nel 2030 perché, dopo aver vissuto nel solo Piemonte il successo nelle Langhe e poi nel Monferrato, i siti Unesco posso confermare che anche questo territorio ha tante bellezze ed unicità da valorizzare. Per fare questo però è stato fondamentale mappare e ricercare le eccellenze, le attività culturali, sportive, ludiche, produttive legate anche al food&wine così come i percorsi volti a scoprire territori con un grande potenziale ancora inespresso.

Il cambiamento di visione

Abbiamo condiviso e realizzato un percorso coinvolgente con una serie di soggetti di svariata cultura, esperienza, managerialità e stakeholders per attivare e realizzare il processo di far diventare smart questo territorio attraverso la rivisitazione di quanto di buono esiste, la mappatura delle location a più alto potenziale, il cambiamento della visione passando dal concetto di è bello piccolo/nicchia/locale a uniti per far conoscere si vince. Quindi la nuova visione vincente è quella di passare dal «sappiamo solo noi che viviamo il territorio che cosa c’è» a «lo facciamo sapere a tutti in modo coordinato e condiviso con dati oggettivi e progetti concreti». 

Il valore del gioco di squadra

L’elemento fondamentale è stato fare squadra e far capire che tutti i soggetti presenti nel Canavese ne devono poter beneficiare. Solo grazie ad un team allargato di soggetti che sviluppano nuove idee, progetti, nuove visioni e concetti senza condizionamenti e vincoli del «si è sempre fatto così» si ottengono risultati all’interno ed all’esterno del Canavese pensando a «che cosa si può fare di più e meglio». Tutto questo ha l’obiettivo di cerare un contesto economico che sia vincente e generi nuovo valore e profitto per tutti i soggetti coinvolti; da chi offre servizi a chi li utilizza e ne beneficia. Stiamo tra l’altro vivendo un periodo molto importante in cui si è ritornati a viaggiare con la ricerca di nuove esperienze e il Canavese ha un sacco di eccellenze conosciute e nascoste da scoprire e offrire.

Per creare un progetto concreto abbiamo quindi promosso convegni per parlare di sviluppo attraverso incontri e dibattiti dedicati all’ambiente e territorio, turismo, cultura, sport, digitale, industria, sostenibilità, agricoltura, infrastrutture e trasporti. L’obiettivo chiaro è stato generare luoghi di incontro, esplorare nuove forme del vivere insieme, creare connessioni tra mondi, territori e soggetti diversi, dare vita a nuove esperienze di progettazione e realizzazione aumentando ed incrementando il numero delle persone e delle organizzazioni disponibili a mettersi in gioco nel dare un contributo costruttivo.

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Sono stati coinvolti esperti del settore, accademici, figure istituzionali e personaggi di spicco del mondo dell’innovazione, dell’economia, della cultura, del turismo. Ognuno ha dato un preziosissimo contributo e tante idee che si sono tradotte in progetti concreti mirati e dedicati. Si è creata anche una “nuova comunità” con la quale il territorio può adottare un approccio olistico basato sulla collaborazione tra cittadini, imprese e istituzioni. Questo percorso identifica e valorizza le proprie risorse culturali, naturali o umane, in una nuova identità territoriale, utilizza il design sistemico per definire e proporre la propria competitività basata sul digitale e sulla sostenibilità, attraverso una governance efficace e partecipativa mediante progetti che consentono ai cittadini di partecipare attivamente al processo decisionale, e anche creando la grande opportunità  di saper attrarre talenti e investimenti creando una piattaforma territoriale innovativa.

Un terra vincente a portata di App

Questa è la smart land vincente: un territorio anche da scaricare attraverso una app sul telefono o un sito interattivo che permetta di far sapere al fruitore e chi si muove una mappatura delle eccellenze e a chi le offre di farne parte aumentando costantemente l’offerta anche includendo tutti gli eventi che si fanno già oltre a quelli futuri.