La scienza prevale sulla politica e la democrazia sulla dittatura. Ci abbiamo messo tre anni, ma alla fine - forse - ce l’abbiamo fatta. Quanto sta capitando in Cina, milioni di contagi giornalieri e una situazione sanitaria fuori controllo, dovrebbe cancellare ogni dubbio: i vaccini proteggono dal virus e le scelte autoritarie non fermano le pandemie.
Sembra ovvio vero?
Eppure, in questi 36 mesi quanti dei vostri apporti amicali (social compresi) si sono incrinati fino a rompersi perché avete scoperto che dietro la foto rassicurante del profilo del vostro ex compagno di liceo o che la vecchia frequentazione familiare si celava un inflessibile e inferocito Novax, NoMask e NoGreenPass?
Tra i miei contatti social ne conto una ventina, tra le relazioni reali sono stato più fortunato. Le amicizie reali immolate sull’altare di quel siero sperimentale, che mi sarei fatto iniettare perché sono un pecorone al servizio di Big Pharma, si contano sulle dita di una mano. Poteva andarmi peggio, ma l’incredulità rimane.
Un collega con il quale mi confronto spesso sui temi del mondo, ha visto un pezzo di famiglia fare i bagagli e andare a vivere all’estero, perchè era certa che in Italia si sarebbero presto aperti di campi di concentramento per gli oppositori all’obbligo vaccinale. Fa sorridere lo so, ma soltanto un po’, perché si tratta di un dramma lacerante. Per tutti.
I virus sono davvero democratici e se ne fregano sia della politica Covid Zero varata dalla Repubblica Popolare Cinese che dei comizi (ormai dimenticati) del professor Ugo Mattei, insigne giurista nonché candidato alla carica di sindaco di Torino, che inneggiava alla disobbedienza civile contro la “dittatura sanitaria”.
Sembra passato un secolo, invece era l’anno scorso.
Se non ti sei vaccinato in una comunità in larghissima parte non vaccinata ti contagi e tanti auguri. Il resto è fuffa da talk show. La scienza prevale sulla politica e la democrazia sulla dittatura. Ho sperimentato che rinunciare a un pezzo di libertà di movimento per qualche settimana salva vite umane, ho scoperto che senza la ricerca scientifica basta un pipistrello che si imbizzarrisce in un mercato di Wuhan per impedirmi, a Milano, di andare a trovare mio padre allettato e residente in altro comune.
Esattamente tre anni dopo la Sindrome Cinese sembra affacciarsi di nuovo all’orizzonte.
Ma questa volta sono pronto e so che sarà comunque un’altra storia. Ho imparato molte cose dal gennaio 2020 e intendo farne tesoro. Ho fatto quattro dosi e se necessario farò la quinta e la sesta. Ho sempre in tasca una mascherina FFp2 e la indosso quando non mi sento sicuro o quando sono circondato da persone fragili. Nello zaino ho sempre con me boccetta di gel disinfettante.
Tre anni fa non me lo sarei nemmeno immaginato, poi ho vissuto l’inimmaginabile. Il bis non intendo farlo e visto che la scienza prevale sulla politica e la democrazia sulla dittatura, so che non accadrà di nuovo. Buon 2023.
© Riproduzione riservata