Si specula ovviamente sul futuro di Hillary Rodham Clinton. Ci sarebbero 18 milioni di ragioni perché la Clinton comparisse al fianco di Barack Obama come candidato alla vicepresidenza ? tanti sono stati i voti da lei raccolti durante le primarie. Due cose paiono rendere la cosa poco probabile. Il tono ostile preso dalle primarie man mano che si profilava la vittoria di Obama; e il messaggio di cambiamento usato da quest'ultimo contro la 'Clinton machine,' la macchina da guerra clintoniana. È un peccato.

Se la forza di Obama è di essere il geroglifico di una America futura non ancora del tutto materializzatasi, ma che fa ben sperare, il valore della Clinton sta proprio nella navigatissima capacità di manovra, come si è ben visto durante le primarie. Un ticket composto da Obama e Clinton, poi, rimetterebbe insieme le due anime del partito democratico, quella progressista (urbana, colta, tollerante) e quella popolare (sindacalizzata, illetterata, rancorosa). Ma è davvero difficile che il miracolo della riunificazione avvenga. Occorrerà dunque tutto il carisma di Obama per ingrossare le fila della parte più radicalmente evoluta e cosmopolita dell'America. Ma se la cosa gli dovesse riuscire, sarebbe una svolta di portata storica, e non solo per l'America.