Lo Standard & Poor’s è intorno a un livello di 1.000 punti, mentre il rendimento dell’obbligazione decennale emessa dal Tesoro è intorno al 3%. Da un punto di vista statistico allo Standard & Poor’s intorno a 1.000 corrispondono dei rendimenti vicini al 4%. Da un punto di vista statistico al rendimento intorno al 3% corrisponde uno Standard & Poor’s sotto i 1.000 punti – intorno agli 800 punti.


Se ha ragione il mercato delle azioni (= le cose alla fine andranno bene, perché c’è ripresa, e quindi i prezzi scontano degli utili maggiori), allora i prezzi delle obbligazioni debbono scendere del 20% circa, affinché i rendimenti possano salire dal 3% fino al 4%.

Se ha ragione il mercato delle obbligazioni (= le cose alla fine andranno male, perché non c’è ripresa e quindi le obbligazioni sovrane, che sono per natura poco rischiose, rendono poco), allora i prezzi delle azioni debbono scendere del 20% per tornare in linea con la relazione storica.

Uno dei due mercati, sulla base delle relazioni storiche, ha torto. Quale?

C’è una terza possibilità. Le obbligazioni anche in assenza di crescita sono care, ossia rendono molto poco, perché prima o poi l’emissione di un cospicuo debito pubblico spingerà i rendimenti al rialzo.

Dunque possono avere torto sia le azioni sia le obbligazioni. Il tempo dirà chi ha ragione.

Per la relazione fra le azioni e le obbligazioni:
http://www.zerohedge.com/sites/default/files/images/user5/imageroot/trichet/Bond%20regression%206.29.jpg