Come è accaduto da ottobre 2007 fino a fine febbraio 2008. Fin qui le borse prima salgono e poi cadono, ma non troppo. La parte complicata arriva subito dopo. Gli utili scendono senza sosta, i rendimenti sono già scesi e difficilmente potranno scendere ancora in misura significativa. La borsa non ha quindi dei motori. Da marzo 2008 è quello che accadendo. I mercati azionari cadono con massimi relativi minori e minimi relativi minori.
Siamo all’oggi, i profitti non potranno salire nei prossimi mesi, mentre quelli del 2009 potranno salire, se saliranno, poco, per gli effetti della crisi finanziaria e per gli effetti della recessione. I rendimenti non potranno scendere molto, visto che sono già bassi, se si tiene conto dell’inflazione, e se si tiene conto delle nuove emissioni per salvare il settore finanziario. Dunque la borsa non ha motori. Definito il quadro generale, avendo in mente la borsa statunitense, passiamo alle altre. Le altre borse si muovono come quella americana, anche quando non dovrebbero, per esempio perché sono molto meno care, come quelle dell’Europa continentale. Quindi uno potrebbe comprare queste borse, ma solo se la caduta fosse di notevoli dimensioni. Cosa che non è ancora accaduta. La conclusione è sempre la stessa, quella che ribadiamo fin dal dicembre 2007, vale a dire che la cosa migliore è tenersi il debito pubblico europeo a breve termine.
Agosto 2008 | Stati Uniti | Europa Euro |
Azioni Obbligazioni | -- | 0 |
Obbligazioni Liquidità | - | - |
Settembre 2008 | Stati Uniti | Europa Euro |
Azioni Obbligazioni | -- | 0 |
Obbligazioni Liquidità | - | - |
Quando la previsione è quella di un’attività finanziaria che va molto peggio di un’altra si ha un giudizio di “---“. Due meno o un meno solo sono giudizi meno negativi. Lo stesso vale con “+++”, e a discendere con due e con un “+”.
Economia@Centroeinaudi (su www.centroeinaudi.it)
è un sito di ricerca sull’economia dei mercati finanziari. In nessun modo le sue previsioni vanno intese come un invito a trasformarle in investimenti. Il Centro Einaudi declina ogni responsabilità per le conseguenze che possono essere arrecate agli utenti per danni o perdita di profitti. I contenuti pubblicati non rappresentano né un incitamento o un’offerta di acquisto o vendita, né un incitamento o un’offerta a effettuare transazioni o atti giuridici. Sono forniti esclusivamente a titolo informativo e possono essere modificati dalla redazione di Economia@Centroeinaudi in qualsiasi momento senza preavviso. I contenuti messi a disposizione non costituiscono raccomandazioni per le decisioni d’investimento. Gli investimenti finanziari vanno scelti a livello individuale, tenendo presente che il rischio non è eliminabile e decidendo in anticipo l'orizzonte temporale cui fare riferimento.
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