Una regola finanziaria (detta di Guidotti-Greenspan) di natura «empirica» afferma che, per evitare ogni rischio, le riserve valutarie debbono essere pari al debito a breve termine con l’estero che va in scadenza (1). Fosse mai che l’estero non rinnovasse il debito in scadenza, si avrebbero, infatti, le riserve per evitare una crisi valutaria. Sommando le riserve valutarie della banca centrale degli Stati Uniti all’oro e alle riserve strategiche di petrolio, si arriva a un valore di circa 500 miliardi di dollari. Il debito del Tesoro in scadenza – con l’estero e con l’interno – entro un anno è pari a quattro volte tanto – circa 2 mila miliardi di dollari (2). Una parte del debito in scadenza dovrà essere, per mantenere il cambio invariato, acquistato dall’estero.


L’estero sembra meno interessato al dollaro di una volta, come si evince dai cospicui acquisti di oro dell’India o dalla dichiarazione di intenti russa, che afferma che Mosca potrebbe persino comprare il dollaro canadese, una valuta legata alle materie prime. Il dollaro potrebbe – in caso di una crisi finanziaria improvvisa – anche rafforzarsi, perché sono vendute le attività finanziarie comprate in giro per il mondo. Le quali attività sono state acquistate, con tassi d’interesse minimi, a partire dagli Stati Uniti – un accadimento simile a quello che si è avuto fra la fine del 2008 e gli inizi del 2009.
 
Poi però potrebbe riprendere il movimento al ribasso legato al debito pubblico in scadenza, con l’estero recalcitrante ad acquistarlo. I rendimenti delle obbligazioni del Tesoro (dette «sovrane») dovrebbero alla fine salire e, con loro, i rendimenti di quelle private. Aumenterebbe anche il fattore di sconto delle azioni (il prezzo teorico delle azioni è, infatti, pari al flusso di utili – il numeratore – scontato con un tasso appropriato – il denominatore). La debolezza del dollaro dovrebbe incentivare gli acquisti di oro e di materie prime.
 
Questo è uno scenario cui bisognerebbe prepararsi, anche se lo si ritiene poco probabile.



Per approfondimenti:

http://www.centroeinaudi.it/notizie/avviso-ai-naviganti-xii.-/-il-dollaro-sempre-piu-debole.html


(1) http://jessescrossroadscafe.blogspot.com/

(2) http://www.thedailycrux.com/content/3455/Porter_Stansberry