Chi sostiene che il mercato azionario a questo punto può salire anche molto si basa su due osservazioni, entrambe relative a quello statunitense. La prima è quella che mostra che la tendenza al ribasso è stata rotta. Mentre prima i prezzi delle azioni ogni volta che toccavano la linea che congiunge i massimi in discesa cadevano, ora, invece, salgono. (Un ragionamento di analisi tecnica, che sostiene che una tendenza continua fintanto che non è fermata. L’analisi tecnica sembra una gran sciocchezza ma non lo è. Se si pensa che i prezzi non abbiano un movimento casuale, allora l’analisi tecnica mostra in forma visiva le caratteristiche di “auto-regressione” dei prezzi).


La seconda è quella che dice che quando escono delle notizie tremende ed i mercati non cadono, anzi salgono, allora vuol dire che le informazioni peggiori sono state “deglutite”. Venerdì sono usciti dei numeri molto brutti sull’occupazione ed i mercati sono saliti. In gergo finanziario, questo comportamento si chiama il “principio di Cyrano”. Cyrano, quando si accorge che nessuno si meraviglia più vedendo il suo nasone, arriva alla conclusione che la gente si è abituata a questa sua particolarità.
 

Molte volte è andata così: si rompe la tendenza al ribasso su notizie orrende, ed ecco che i mercati, che evidentemente hanno scontato tutto il peggio, riprendono a salire. Quanto poi possa durare l’ascesa è altra questione. Dipende dal contesto e quello corrente non è molto brillante. I mercati per salire in maniera duratura hanno bisogno di una ripresa degli utili e di rendimenti che non salgano troppo. Per effetto della recessione in corso e per effetto del gran debito che si sta creando è ragionevole dubitare che gli utili possano salire ed i rendimenti restare molto bassi.
 

Per chi ama comprare per poi vendere subito quella in corso è un’occasione. Basta non farci troppo affidamento. Un gran pessimista può trarre giovamento dal rimbalzo per vendere.