Secondo le proiezioni i due maggiori partiti (CDU-CSU, SPD) hanno preso meno voti di quanti non ne avessero raccolto alle ultime elezioni, quelle del 2013. I primi hanno preso poco più del 30%, i secondi poco più del 20%. I liberali (FPD) raddoppiano i voti rispetto al 2013, e arrivano al 10%, e quindi superano la soglia di sbarramento. I Verdi tengono i voti che avevano la volta scorsa e quindi sono intorno al 10%. La novità di queste elezioni è l'arrivo al Bundestag dell'AFP (Alternative Für Deutschland), un partito di estrema destra che arriva sopra il 10% dei voti (1)
Vi sono (2) diverse combinazioni nella formazione del governo - sempre sulla base delle proiezioni e quindi sui seggi che ne derivano. Solo due di queste combinazioni ottengono la maggioranza dei seggi. La “classica” alleanza fra CDU, CSU + SPD - detta della Grosse Koalition – e una nuova alleanza - detta Jamaica (sic) – fra CDU, CSU + FPD e Verdi. La prima combinazione potrebbe non inverarsi, perché il SPD per ora non vuole andare al governo, e dunque lascerebbe il campo alla seconda.
Come accaduto in Francia con Le Pen – ma con un sistema elettorale diverso da quello tedesco – la destra sovranista (non abbiamo un termine migliore quando vogliamo essere sintetici) non riesce ad avere peso nel Parlamento. Questo naturalmente non implica che non possa muovere degli umori profondi nella società civile (3).
La prima coalizione come la seconda dovrebbero continuare con la politica europeista e quindi fino alle elezioni italiane (4) non dovrebbe accadere nulla di rilevante. In molti però intravvedono nel ridimensionamento della Merkel l'inizio della fine dell'Unione Europea così come è oggi. L'Europa grigia e burocratica, naturalmente (5). C'è chi gioisce a veder ridimensionata la Merkel, e pensa che a questo punto sia morta l'Europa "dei burocrati". E al suo posto? Si vuole – magari senza rendersene conto - l'Europa dei duci?
La Seconda Guerra termina in un bagno di sangue (decine di milioni di morti) e drammatici trasferimenti di popolazione da un Paese all'altro (oltre una decina di milioni di persone). Alcuni – essenzialmente tre politici cattolici, Adenauer, Shumann, e De Gasperi, tutti e tre avanti negli anni e di lingua tedesca - arrivano alla conclusione che all'origine della tragedia ci fosse il sistema politico a fondamento carismatico.
I sistemi politici possono essere – secondo la classificazione di Weber – di tre tipi: quello in cui la legittimità è nella tradizione, come nelle Monarchie, quello in cui la legittimità è nella logica fredda delle Leggi applicate dalla Burocrazia, come nei sistemi liberali, e, infine, quello la cui legittimità è nella simbiosi fra Popolo e Carisma. In questo ultimo caso, si ha una spinta di “senso”, perché si ha una identificazione fra il Popolo – ridotto a entità magmatica – e il Leader – che, ispirato, lo conduce verso i suoi più alti destini.
Insomma, dopo la Seconda Guerra l'idea che era prevalsa era quella di un sistema sopranazionale, e di un governo della Legge, e dunque il governo della Burocrazia, che, per definizione, emana solo “grigiore”. Insomma, l'idea della “de-nazionalizzazione” delle masse con i sistemi politici avvolti in ragnatele giuridiche – come l'Alta Corte che è il decisore di legittimità di ultima istanza - era il cuore della nuova Europa. Non si tornava però al sistema liberale ante Prima Guerra, quello dello Stato Minimo (Amministrazione, Difesa, Giustizia), ma al sistema di Stato Sociale (Stato Minimo + Sanità, Istruzione, Pensioni). Questo avvenne e per ragioni culturali - la prevalenza cattolica e del suo “solidarismo”, e per ragioni politiche, perché delle forme di “stato sociale” erano già emerse con i Totalitarismi e non potevano essere rigettate.
L'Europa è perciò volutamente “grigia” e burocratica. Sarà un caso, ma quelli che la vorrebbero oggi diversa sono i leader carismatici di partiti o movimenti a sfondo nazionalistico.
1 - https://www.ft.com/content/d18213e0-a105-11e7-b797-b61809486fe2
2 - https://www.economist.com/blogs/kaffeeklatsch/2017/09/first-results
3 - http://www.centroeinaudi.it/agenda-liberale/articoli/4722-i-nodi-di-macron.html
Una nota aggiunta il 25 settembre. Così come ai tempi di Brexit hanno votato per l'uscita dall'Unione le regioni che hanno maggiori relazioni economiche con quest'ultima (6), così ieri in Germania l'AFD ha preso più voti dove l'emigrazione è stata minore. Nel grafico si ha la variazione della popolazione emigrata e la variazione dei voti dell'AFD. Dalla pendenza della retta di vede la succitata relazione.
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