Il Giappone si riempirà di BTP? Farà quello che si sperava facesse la Cina? Oppure, comprerà solo obbligazioni statunitensi e tedesche, che rendono poco, ma che sono emesse in una valuta che si apprezza contro lo yen?
La politica monetaria ultra espansiva del Giappone schiaccia i rendimenti a lungo termine del loro debito pubblico – precisamente li schiaccia sotto il tasso di inflazione programmato che è del 2% – e spinge all'indebolimento dello yen, perché i capitali escono copiosi dal Giappone alla ricerca di rendimenti maggiori. I Giapponesi possono così guadagnare due volte: una cedola maggiore sulle obbligazioni altrui, oltre a un cambio favorevole, perché lo yen si deprezza. Insomma, sembra una di quelle “strade a senso unico” che ogni tanto compaiono in finanza.
I Giapponesi possono comprare il debito pubblico dei Paesi dell'euro-area “mal messi”, che ha un rendimento maggiore ed è in euro. Dunque una cedola di molto maggiore di quella tedesca o statunitense, con un cambio che si apprezza verso lo yen. I Giapponesi fino alla metà del 2010 non hanno quasi mosso i propri portafogli investiti nei Paesi europei che poi sono diventati “mal messi”, e, da allora, hanno scaricato molti titoli. Il grafico mostra il punto. Dei debiti dei Paesi “mal messi” il nostro è il più liquido, quindi è il più appetibile per i grossi investitori, e in ogni modo, il nostro debito ha alla base un'economia più solida di quella degli altri Paesi “mal messi”.
Potrebbero i giapponesi comprare il debito francese al posto di quello dei Paesi “mal messi”? Il debito francese rende più di quello tedesco, ma meno di quello italiano, e dunque è una via di mezzo appetibile. Lo scorso anno le debolezze del bilancio pubblico francese, alla fine non emersero, perché la Banca Centrale della Svizzera comprò il debito francese. Quest'anno però assistiamo a un forte deterioramento della crescita in Francia che potrebbe mettere in difficoltà il suo bilancio pubblico e quindi spingere i mercati a chiedere un maggior rendimento sulle sue obbligazioni (OAT). Gli indicatori di tendenza mostrano una caduta del PIL che si dovrebbe riflettere in un peggioramento del disavanzo primario. La Francia, a differenza dell'Italia e della Germania, ha un bilancio pubblico che è in disavanzo prima di pagare gli interessi sul debito emesso. Se questo peggiora, si dovranno emettere più obbligazioni, prima di emetterne altre per pagare l'onere pregresso del debito.
I giapponesi possono acquistare i Bond, e/o i Bund, e/o gli OAT, e/o i BTP. Vedremo che cosa faranno. Certo è che, se risolvessimo la crisi politica in cui siamo, saremmo degli ottimi candidati per ricevere i flussi di denaro dal Sol Levante.
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