Tre le notizie sul debito: 1. il Giappone offrirà, per la prima volta nel dopoguerra, del debito pubblico di nuova emissione in quantità superiore alle proprie entrate fiscali (1); 2. il Dubai ha dichiarato che i tempi per ristrutturare il proprio debito privato legato al settore immobiliare saranno più lunghi del previsto (2); 3. il debito pubblico greco è stato declassato ormai due volte (3). Si vede da queste vicende come la crisi in corso sia partita dal debito privato – le obbligazioni con «in pancia» le attività immobiliari – e poi sia finita con quello pubblico.
Le banche commerciali greche comprano dal Tesoro di Atene il debito pubblico, che la Banca Centrale Europea accetta come garanzia dei propri prestiti alle banche medesime. Le banche commerciali si indebitano quindi all’1% mentre lucrano il 5% sul debito pubblico: esse guadagnano sul carry trade. Il Tesoro colloca il proprio debito a un rendimento inferiore a quello che altrimenti si formerebbe senza la politica monetaria lasca della Banca Centrale Europea. La quale non accetta il debito che abbia un merito di credito troppo basso, come potrebbe diventare quello emesso dal Tesoro di Atene (4). Vedremo come si accorderanno. Che si arrivi a un’uscita della Grecia dal sistema della moneta unica europea, a noi pare difficile (5) (6).
Facciamo notare che con questo sistema – le banche commerciali che comprano il debito pubblico con il credito della Banca Centrale Europea – il Tesoro di Madrid ha collocato il 73% del debito di nuova emissione, mentre Atene ne ha collocato il 20%. L'Italia – per chi fosse curioso – il 13% (4).
In ogni modo, che i bilanci pubblici si stiano deteriorando è fuori discussione. Non solo quello della Grecia, dell’Irlanda e dei paesi minori dell’Europa, ma anche quello dei paesi maggiori. Segnaliamo che il costo della protezione dal ripudio del debito pubblico – come stimato dai credit default swaps (7) – del Giappone e della Gran Bretagna è diventato simile a quello dell’Italia (8).
Insomma, alla partenza della crisi l'Italia era la sola «donna di facili costumi», ora invece si comporta da «virtuosa», con molti altri paesi che sono diventati delle «donnacce». Gli altri paesi, infatti, hanno incominciato a comportarsi come l'Italia degli anni Settanta: un bilancio pubblico in largo deficit coniugato con la «monetizzazione del debito». Ricordate quando la Banca d’Italia comprava i titoli del Tesoro che non erano collocati alle aste?
(1) http://www.ft.com/cms/s/3/fb811ffe-e3dc-11de-b2a9-00144feab49a.html
(2) http://www.ft.com/cms/s/0/bd5ded5c-e3d6-11de-b2a9-00144feab49a.html
(3) http://www.ft.com/cms/s/0/2763a1d6-e3fc-11de-b2a9-00144feab49a.html
(4) http://ftalphaville.ft.com/blog/2009/12/08/87711/how-do-you-say-vicious-circle-in-greek/
(5) http://www.centroeinaudi.it/ricerche/l-euro-sara-la-moneta-dei-soli-paesi-forti.html
(6) http://www.centroeinaudi.it/notizie/timeo-danaos.html
(7) http://www.investopedia.com/terms/c/creditdefaultswap.asp
(8) http://www.markit.com/en/about/news/commentary/cds/cds.page
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