Il debito pubblico statunitense è cresciuto del 20% da quando è iniziata la crisi, ma il suo costo si è dimezzato. Come mai? È stato emesso molto debito a breve – in sede di emissione di nuovo debito e in sede di rinnovo del debito in scadenza – con rendimenti minuscoli, perché la politica monetaria ha portato i tassi quasi a zero.


Che cosa accadrebbe se i rendimenti tornassero ai livelli precedenti la crisi? Il costo del debito pubblico si avvicinerebbe al 5% dal 2,5%. Con un debito pubblico – a esclusione di quello detenuto dalla banca centrale – di circa 10 mila miliardi di dollari, sarebbero 500 miliardi di dollari. Le entrate fiscale sono pari a circa 2 mila miliardi di dollari. Ossia, un quarto delle entrate «se ne vanno» per pagare gli interessi. Sono numeri simili a quelli dell’Italia prima che entrasse nell’euro. Così, giusto per ricordare.

http://www.zerohedge.com/sites/default/files/images/user5/imageroot/madoff/Interest%20On%20Marketable%20Debt.jpg

Una situazione peggiore si registra in Giappone:

http://www.centroeinaudi.it/notizie/incubi-nipponici.html