Siamo entrati nella prima settima importante della stagione degli utili: molte imprese hanno mostrato i risultati del secondo trimestre del 2009. Rispetto ai risultati attesi della settimana scorsa – dove convivevano molte stime e pochi risultati effettivi – abbiamo avuto un miglioramento. Alla fine della settimana prossima le imprese che non avranno ancora comunicato i risultati saranno ulteriormente diminuite, e dunque conviveranno poche stime e molti risultati effettivi.

Quando le imprese comunicano i risultati seguono due approcci: uno computa le partite sia ordinarie sia straordinarie (approccio GAAP); l’altro indica qual è il risultato d’esercizio stabile o di riferimento (approccio Operating). Per esempio, nel primo caso – quello GAAP –, se si prendono le vicende di Intel nel secondo trimestre del 2009, si sottrae al risultato una grossa penale che Intel ha dovuto pagare per abuso di posizione dominante; nel secondo caso – quello Operating –, non si considera, invece, la penale, perché è una tantum. Questi risultati (comunicati con le diverse tipologie di rettifica) sono messi insieme a quelli stimati dagli analisti da Standard & Poor’s, che calcola un numero indice degli utili delle imprese dello Standard & Poor’s 500.
 
I risultati che tengono conto delle poste straordinarie (approccio GAAP) del secondo trimestre sono passati nella settimana appena conclusa da 6,46 dollari per azione a 7,27 – appaiono quindi in miglioramento. Quelli che calcolano il risultato di riferimento (approccio Operating) sono passati da 14,15 dollari per azione a 14,06 – restano quindi invariati.

Prendendo i dati noti del primo trimestre, quelli in parte noti e in parte stimati del secondo, nonché le previsioni per il terzo e il quarto trimestre, abbiamo per il 2009 un utile di 30 dollari per azione secondo le regole GAAP e di 55 dollari secondo l’approccio Operating. Ergo, il mercato statunitense, misurato dallo Standard & Poor’s che si trova a 940 punti, ha un rapporto prezzo/utile (price to earning ratio) fra 31 e 17. La media storica è intorno a 15. Il mercato è – da un punto di vista storico – ancora caro.



I numeri esposti sono ripresi da: http://www.decisionpoint.com/TAC/SWENLIN.html