Il termine Fiscal Cliff (baratro fiscale) è stato coniato dal Governatore della Fed Bernanke nel corso dell’ultima audizione al Senato americano. In cosa consiste? Nel corso del prossimo anno verranno in scadenza un numero consistente di leggi in tema di tagli fiscali deliberate dalle amministrazioni precedenti, accompagnate da nuove norme in tema di risparmi dal lato delle spese la cui combinazione (maggiori entrate, minore uscite) dovrebbe comportare una forte riduzione del deficit pubblico per permettere il percorso di rientro del debito pubblico. L’importo è talmente rilevante (tra 600 e 800 miliardi di dollari, pari al 4%-5% del PIL) da mettere in serio pericolo il già fragile percorso di ripresa dell’economia americana. Tutto questo accadrà successivamente all’elezione del nuovo presidente degli Stati Uniti il quale si troverà di fronte ad una impellente e cruciale scelta di politica fiscale.
Chiunque sia il nuovo presidente la possibilità che non si verifichino interventi che attutiscano od eliminino il baratro è bassa, nonostante l’elevato debito pubblico americano (oltre il 100% del PIL e in crescita tendenziale) e i vincoli imposti dalla Camera e dal Senato alla sua ulteriore crescita, in quanto l’impatto sull’economia sarebbe tale da riportare gli Stati Uniti in recessione, come segnalato dal Congressional Budget Office. Gli scenari prospettati in uno studio di Citigroup ipotizzano un calo del 1% del PIL con la disoccupazione al 9,5% qualora la super manovra venisse integralmente attuata. Nel caso di un accordo tra i partiti (Grand Bargain) l’impatto verrebbe attenuato con una dilazione temporale del rientro del deficit pubblico, minore disoccupazione e una crescita costante del 3% nel triennio 2013-2015.
Il dibattito sul tema si sta ovviamente sviluppando laddove la posizione democratica è maggiormente propensa ad un allentamento fiscale mentre la parte repubblicana è più sensibile ad un mantenimento dei vincoli di bilancio. L’andamento dell’economia americana dei prossimi mesi diventa fondamentale per stabilire lo spazio di manovra nella riduzione o meno del Fiscal Cliff. Come al solito, e come già segnalato, l’andamento del mercato immobiliare resta il punto su cui si concentrano le maggior aspettative. Segnali incoraggianti da questo lato potrebbero favorire un maggiore rigore fiscale mentre una continua debolezza indurrebbe a ritoccare significativamente l’impatto programmato.
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