Completiamo la nota scorsa sull’argomento (1) mostrando il «movimento lungo», come si evince dai grafici preparati da Morgan Stanley. La relazione fra emissioni di debito pubblico e differenziale fra rendimenti dei titoli del Tesoro e privati – misurata dai tassi swap (2) – è la seguente: quando aumentano le emissioni del Tesoro, si comprime la differenza fra i rendimenti del debito pubblico e di quello privato, Nonostante lo stato possa aumentare l'offerta di moneta e possa alzare le imposte – ossia lo stato ha gli strumenti per non essere insolvente –, a un certo punto i rendimenti fra il debito pubblico e quello privato si equiparano. Giusto o sbagliato che sia, il debito pubblico è giudicato rischioso quanto quello privato.

Ed ecco i grafici:

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Quello di sinistra mostra il differenziale fra rendimenti decennali e tassi swap di durata equivalente, quello di destra mostra il differenziale di prima in rapporto con le emissioni – misurate dal deficit pubblico, la cui scala è invertita. Questo è un campanello d'allarme. A oggi, infatti, i rendimenti sul debito pubblico sono rimasti stabili, mentre le attività finanziarie rischiose sono salite di prezzo. Il secondo grafico mostra il punto. A sinistra abbiamo i rendimenti dei titoli del Tesoro, a destra le azioni – che sono salite, e, sempre a destra, la differenza di rendimento fra i titoli di stato e le obbligazioni private di qualità, che è scesa, ossia i prezzi delle obbligazioni private di qualità sono saliti:

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Se le azioni e le obbligazioni private scontano una ripresa robusta, le obbligazioni del Tesoro non la scontano.


 
(1) http://www.centroeinaudi.it/notizie/movimenti-inusuali-e-importanti-/-I.html

(2) http://www.ftmandate.com/news/fullstory.php/aid/1340/The_driving_forces_behind_swap_rates_and_bond_yields.html