Bruxelles stacca un altro assegno per le grandi opere ferroviarie nelle Alpi italiane. La Commissione europea mette sul piatto 400 milioni per il Brennero e per la Torino-Lione. I fondi andranno a finanziare per gran parte - 350 milioni - i cantieri per la galleria di base destinata a collegare l'Italia e l'Austria. E, per altri 44,5 milioni, all'adeguamento della linea Bussoleno-Avigliana per la Tav. Un doppio segnale che mette in luce il sostegno di Bruxelles all'impegno di Roma sulle due opere considerate "strategiche" per collegare l'intero Continente.
Si tratta di infrastrutture che, nella visione della commissaria Ue per i Trasporti, Adina Valean, «avvicinano il Continente al «completamento della rete transeuropea dei trasporti, Ten-T», considerata «la spina dorsale dell'economia europea».
A nordest dell'Italia la posta in palio è particolarmente alta: una volta completato il tunnel del Brennero permetterà di superare le attuali difficoltà al trasporto merci attraverso le Alpi per colpa dei blocchi unilaterali alla circolazione dei tir imposti da Vienna, che di recente hanno fatto infuriare anche Palazzo Berlaymont, aprendo il rischio che la disputa possa finire direttamente davanti alla Corte Ue.
La tratta Avigliana-Bussoleno in Valsusa
A ovest, invece, l'adeguamento dei 21,5 km della vecchia ferrovia tra Bussoleno e Avigliana è considerato "essenziale" da parte di Telt, la società responsabile sezione transfrontaliera della Torino-Lione, per completare la tratta italiana. Festeggia il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio: «Si va completando lo scenario degli interventi che, oltre al tunnel di base, coinvolgono anche la linea storica in modo da rendere il collegamento Torino-Lione pienamente operativo nei tempi previsti e vero motore di sviluppo per questo territorio. Il finanziamento dell'Europa di questa parte della tratta italiana smentisce la narrazione di chi parla del tunnel come di un'opera che non sarà inserita nelle reti nazionali e conferma quanto Bruxelles consideri strategico l'intero Corridoio mediterraneo».
Sul doppio assegno della Ue interviene anche l'Associazione Nazionale Imprese Trasporti Automobilistici (Anita), che per voce del suo presidente Riccardo Morelli ha chiesto di mettere «il traffico merci attraverso le Alpi al centro dell'agenda politica nazionale». Se tutto andrà «come deve andare», è l'assicurazione del ministro Matteo Salvini, il 2032 sarà il D-Day da est a ovest dell'arco alpino: «il primo convoglio passerà nel tunnel del Brennero e il primo treno attraverserà la Tav Torino-Lione».
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