Mentre a Torino come nel resto d'Italia le presenze turistiche hanno raggiunto, ed in alcuni casi sorpassato, i numeri pre Covid, sembra, finalmente, avviarsi ad una soluzione una questione, che definire anacronistica è poco. In alcuni musei statali, ancora oggi, anno 2023, non si può acquistare il biglietto di ingresso con bancomat e carte di credito.

Non in tutti i musei statali ma in Piemonte, al momento, la situazione è questa. Basta andare sul sito della Direzione regionale Musei Piemonte, a cui attualmente afferiscono 12 musei e luoghi della cultura tra cui Palazzo Carignano e Villa della Regina a Torino, il Complesso monumentale del Castello e parco di Racconigi (Cuneo), il Complesso monumentale del Castello ducale, del giardino e parco di Agliè (Torino), il Castello di Moncalieri, il Castello di Serralunga d’Alba (Cuneo), il Forte di Gavi (Alessandria), l'Abbazia di Vezzolano nell'astigiano, l' Abbazia di Fruttuaria a San Benigno Canavese, per vedere espressamente scritto: «Al momento, in attesa dell’attivazione dei dispositivi Pos, il pagamento deve essere effettuato in contanti».

"Motivi di contabilità centrale"

Il problema in alcune realtà ha trovato soluzione, ma non dappertutto. A inizio marzo scorso, alcuni visitatori hanno segnalato in una lettera ad un giornale nazionale, l'impossibilità di pagare con le carte il biglietto di ingresso al Castello di Torrechiara, nel Parmense. Alla segnalazione ha risposto, sul medesimo quotidiano, la Direzione regionale musei Emilia Romagna, spiegando che:«Purtroppo al momento non è possibile installare il servizio Pos presso il Castello, così come in tantissimi musei statali non solo regionali, per motivi di contabilità centrale legati al superiore ministero della Cultura e musei italiani».

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La "rivoluzione copernicana" come è stata definita da qualcuno, potrebbe essere finalmente avviata da una circolare del ministero della Cultura di inizio maggio, che indica i prossimi passi per l’avvio del sistema unico di biglietteria elettronica. La piattaforma Ad Arte, nelle versioni App e sito Web e collegata al nodo di pagamento pagoPA – spiega, infatti, la direzione generale musei del Ministero – «consentirà di gestire direttamente la prenotazione e la vendita dei biglietti di ingresso al museo, mettendo anche a disposizione la reportistica utile alla rendicontazione amministrativa e contabile».

Le desiderate del Ministero

Per far partire il servizio, i musei dovranno anche comunicare al Ministero «se all’ingresso dell’istituto è attualmente presente una copertura wifi o un collegamento ad Internet disponibile per i visitatori». «La piattaforma AD Arte – spiega la circolare –  è pensata come strumento di supporto a tutti gli istituti del Sistema museale nazionale, al fine di superare anche le difficolta emerse dalla rilevazione appena condotta in materia di bigliettazione. Resteranno in capo ai singoli istituti l’organizzazione e la gestione delle attività correlate al controllo dei biglietti, alla rendicontazione contabile e ai versamenti periodici alla Tesoreria di Stato».

Nessuna dichiarazione ufficiale dalla Direzione regionale musei del Piemonte, solo la conferma che si va verso la soluzione di questa situazione. Una soluzione certamente auspicabile al più presto, anche in vista dell'ormai imminente stagione estiva, ed in un contesto in cui i pagamenti con carta di credito si diffondono e devono diffondersi sempre più.