Mi sono imbattuto l'altra sera nello speech di Sergio Marchionne all'Università Bocconi di Milano del 2013. Di fronte a studenti, professori e imprenditori il top manager italo canadese ragionò, con maglioncino d'ordinanza, sulla competitività dell'Italia e del sistema Paese. Lo posto qui sotto, dura una manciata di minuti, merita. Un passaggio centrale è sulle ferie. 

Sembra ieri, ma Sergio Marchionne se n'è andato il 25 luglio 2018, cinque anni fa.

Ora, suggerito da quel suo intervento poi divenuto virale, vi sottopongo tre spunti:

  • È tremendo chi ostenta un atteggiamento parastatale sul posto di lavoro, sia pubblico sia privato. Tirare a campare, aspettare che passi la giornata, fregare l'azienda per cui lavori. Ci sono dei professionisti in questo campo, ovunque. Sono insopportabili e, spesso, intoccabili. Una postura avvilente in prima battuta contro se stessi. In questo caso Sergio Marchionne ha ricordato l'agosto 2004, quando nell'allora Fait che perdeva milioni ogni giorno non trovò nessuno nei corridoi. Possibile? 
  • In questi giorni il ministro Valditara ha proposto di accorciare le vacanze estive scolastiche. Apriti cielo. Soprattutto da parte dei sindacati: non si toccano le ferie. Vi invito a ragionare sul Summer learning loss, la perdita di apprendimento che gli studenti subiscono a causa di periodi troppo lunghi di lontanza dai libri. L'Italia svetta in queste classifiche. Siamo alle solite: se guardiamo al futuro, perché non progettare finalmente la scuola pensando agli adulti di domani invece che a quelli di scuola? 
  • Infine: tutto questo ragionamento non è per dire che le ferie non servono. Sono utili e debbono essere fatte. Per rigenerarsi, per trovare senso e spunti di vita coltivando gli affetti e magari anche un po' il silenzio. I beni relazionali, anche con se stessi, sono un asset importante. Per impostare bene il tempo del lavoro, facendolo rendere e non per farsi divorare dagli impegni, sapendo distinguere e staccare quando si deve.

Buona estate a tutti voi. Meglio: buone ferie. Con il videovocabolario ci rivediamo qui a settembre.