Da Acireale a Ventimiglia sono quasi ottocento i comuni che andranno al voto il 14 e 15 maggio per eleggere i nuovi sindaci. Con un appendice a fine mese nei centri di due regioni a statuto speciale: Sicilia e Sardegna. In tutto oltre sette milioni di elettori chiamati a rinnovare 792 consigli comunali così ripartiti: un capoluogo regionale (Ancona), 18 capoluoghi di provincia (con sei sopra i centomila abitanti: Brescia, Catania, Latina, Siracusa, Terni e Vicenza) 110 centri con più di 15 mila abitanti (dunque con ballottaggio se non si ottiene la maggioranza assoluta al primo turno). Il comune più piccolo è Castelmagno (nella foto la casa comunale), nel Cuneese (53 abitanti), il più grande Catania, quasi trecentomila residenti. La Sicilia è la regione con più comuni coinvolti (128) seguita da Lombardia (106), Campania (84), Piemonte (71) e Veneto (49). Complessivamente i comuni al voto nelle regioni a statuto ordinario sono 597, 195 quelli in regioni speciali. Gli eventuali ballottaggi si terranno l’ultima domenica e lunedì di maggio. Tra le curiosità Ameno, in provincia di Novara: doveva essere il 793° comune al voto, ma non sono state presentate liste. Voto rinviato.