La Bibbia dei gourmet mette attorno al tavolo più pregiato - quello contrassegnato da tre stelle - tredici chef. Due in più di un anno fa. In tutto i ristoranti d'Italia che possono fregiarsi di almeno una stella Michelin nella guida 2024 presentata a Brescia sono quasi quattrocento: 395 per la precisione. Ai magnifici 13 della cucina si aggiungono 40 premiati con due stelle e 342 che ne hanno ottenuta una.
Atelier Moessmer Norbert Niederkofler, a Brunico, nel cuore dell'Alto Adige, nuova sede per il cuoco delle montagne e "Quattro passi" a Nerano, costiera amalfitana sono le new entry nell'Olimpo dei ristoranti che "valgono un viaggio". Si confermano tristellati Villa Crespi a Orta San Giulio (Novara), Piazza Duomo ad Alba (guidato dallo chef Enrico Crippa nella foto grande), Da Vittorio a Brusaporto (Bergamo), Le Calandre a Rubano (Padova), Dal Pescatore a Canneto sull'Oglio (Mantova), Osteria Francescana a Modena, Enoteca Pinchiorri a Firenze, La Pergola a Roma, Reale a Castel di Sangro (L'Aquila), Uliassi a Senigallia (Ancona) e Enrico Bartolini al Mudec a Milano.
«Un'edizione da record che dà la misura di una cucina italiana piena di vitalità e talento. - ha commentato Gwendal Poullennec, direttore internazionale delle guide Michelin - La selezione 2024 contempla 395 ristoranti stellati, tra i quali spiccano due nuovi tre stelle che entrano nell'Olimpo mondiale: i ristoranti Quattro Passi e Atelier Moessmer. Inoltre due ristoranti ricevono la doppia stella in un colpo solo». Un settore, quello della ristorazione, che, secondo uno studio di Deloitte, complessivamente vale in Italia 228 miliardi.
Questi ultimi due, per la curiosità di tutti quelli che amano l'alta cucina, sono "Verso a Milano", con in cucina i fratelli Mario e Remo Capitaneo, e La Rei Natura by Michelangelo Mammoliti a Serralunga D'Alba, nelle Langhe, a pochi mesi dall'apertura all'interno dell'albergo Il Boscareto. Tra tante soddisfazioni c'è anche chi piange, la perdita dell'unica stella conquistata. In tutto dieci ristoranti, con il Piemonte a guidare la poco inviadibile classifica: La fermata ad Alessandria, La bottega del 30 a Castelnuovo Berardenga; Pietramare Natural Food a Isola Capo Rizzuto, Il Cascinale nuovo a Isola d'Asti, Tano passami l'Olio a Milano, Ma.ri.Na a Olgiate Olona, Cielo a Ostuni, La Terrazza a Roma, Casa Vicina a Torino, Pierino Penati a Viganò.
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