Una domenica nel segno delle urne. Si è votato in Argentina, Svizzera e in Italia. Ecco un riassunto di come è andata.

Suppletive a Monza

A succedere a Silvio Berlusconi in Senato sarà Adriano Galliani (nella foto), suo braccio destro per una vita. Il candidato del centrodestra ha battuto nelle suppletive il candidato del centrosinistra. In tutto i candidati erano otto ma i voti raccolti dagli altri partecipanti sono quasi irrilevanti. In realtà, il vero dato che colpisce è il crollo verticale della partecipazione: nei 55 comuni chiamati alle urne è andato a votare meno del 20 per cento, insomma un elettore su cinque. Per Galliani – che ha raccolto il 51% dei voti contro il 38%di Cappato -  si tratta di un ritorno a Palazzo Madama.

Trentino e Alto Adige

Il leghista Maurizio Fugatti concede il bis. Sostenuto dalla coalizione di centrodestra allargata al Partito autonomista trentino tirolese, il presidente uscente ha staccato il candidato di centrosinistra Francesco Valduga di 14 punti.  Nella provincia di Bolzano, invece, si è registrato il calo della Svp, paritto di maggioranza relativa. Ha perso il 7,4% dei voti fermandosi al 34,5% (13 seggi, due in meno). Debacle della Lega, che da primo partito nazionale con un 11% dei voti e 4 seggi è crollata al 3% e un solo consigliere eletto. Crolllo che ha favorito il sorpasso da parte di Fratelli d’Italia, che ha raccolto il 6%dei consensi e due consiglieri. Il Pd stabile al 3,6% (5 anni fa era al 3,8%) con un consigliere. Fuori dal consiglio sia Forza Italia (0,7% dei voti) e i 5 Stelle (0,7 contro il 2,4 di 5 anni fa). Maggioranza in bilico anche unendo alla Svp gli eletti di FdI e Lega: 16 consiglieri non bastano per raggiungere la maggioranza di 19 consiglieri. Toccherà Arno Kompatscher, alla guida della Provincia autonoma di Bolzano dal 2014, risolvere il rebus.

In Svizzera

Tutto confermato. Come avevano anticipato alla vigilia in Svizzera l’Udc che a dispetto del nome Unione di centro, rappresenta la destra, ha conquistato la maggioranza dei voti nel rinnovo dell’Assemblea federale. Il partito conservatore e nazionalista – che in campagna elettorale ha puntato molto sul tema immigrazione - ha ottenuto il 28,55% dei voti. Il partito socialista si ferma al secondo posto con il 17,96% dei suffragi. Terzo il Centro con il 14,57%. Male i Verdi che perdono quasi 4 punti percentuali, fermandosi al 9,38%.

L'Argentina

Nel Paese alla fine del mondo, come aveva definito Bergoglio il giorno della sua elezione a Papa, si andrà al ballottaggio per decidere chi sarà il nuovo presidente. IL 19 novembre sarà sfida tra il candidato progressista, e attuale ministro dell'Economia, Sergio Massa e l'ultra liberista Javier Milei. Il primo turno ha visto Massa raccogliere il maggior numero di consensi (il 37%) precedendo la sorpresa Milei che raggiunto quota 30%. Ora i due aspiranti vincitori si contenderanno i voti di Patricia Bullrich, candidata del centrodestra, arrivata terza con il 23,8% dei consensi. Decisivi per vincere il 19 novembre.

Foggia. L'alleanza tra Pd e 5Stelle ottiene un primo successo. La candidata che Schlein e Conte hanno deciso di sostenere Maria Aida Episcopo ha vinto la corsa alla carica di sindaco battendo il candidato del centrodestra Raffaele Di Mauro, sostenuto dal ministro Fitto. Il comune era stato sciolto due anni fa per infiltrazioni mafiose.