La Fed, la Banca centrale americana prevede due tagli dei tassi d'interesse di 50 punti base nel 2024. Il primo probabilmente a giugno. E' quanto emerge dal 'dot plot', il grafico che registra, ogni tre mesi, le previsioni dei banchieri americani. Ed è una frenata. In precedenza si ipotizza gia a giugno un taglio di cento punti. E' anche la notizia più interessante emersa dal meeting del board della Federal reserve riunitasi sotto la presidenza di Jerome Powell. Com'era nelle previsioni, la banca centrale americana ha lasciato invariati i tassi a differenza di quanto fatto una settimana fa dalla Bce che ha rialzato di 25 punti il costo del denaro nell'area euro. La Fed prevede che l'inflazione di fondo (core) si attesti al 3,7% alla fine dell'anno, in rialzo rispetto al 3,2% della stima di giugno. Pe poi scendere: al 2,6% nel 2024 e al 2,3% nel 2025. Nonostante si pensi già ai tagli il prossimo anno, la banca centrale americana per voce del suo presidente si detta pronta ad alzare ulteriormente i tassi se appropriato, assicurando che«farà tutto il necessario per centrare gli obiettivi del suo mandato, ovvero la stabilità dei prezzi e la massima occupazione». Una delle preoccupazioni della banca centrale americana è la volata dei prezzi del petrolio, che viaggiano verso i 100 dollari al barile.
«Abbiamo deciso di mantenere il costo del denaro fra il 5,25% e il 5,5%» si legge nella nota diffusa dalla Fed. La banca centrale parla di una crescita degli Stati Uniti "solida" e raddoppia le sue stime per il Pil 2023 al 2,1% dall'1% previsto in giugno. Anche per questo tra gli investitori è già scattata una sorta di scommessa su un rialzo di 25 punti a novembre.
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