Dopo la sospensione della settimana scorsa, riprendiamo la pubblicazione del numero di riproducibilità Rt, con un metodo di calcolo aggiornato per tenere conto dei contagi contratti all’estero. Il nuovo metodo stima la percentuale di casi esteri rispetto al totale utilizzando i dati ISS disponibili, oggi, fino al 14 luglio. Dopodichè applica questa correzione ai dati dei nuovi casi per data notifica pubblicati quotidianamente dalla Protezione Civile, considerando un ritardo medio di 8 giorni della data notifica (dati Protezione Civile) rispetto alla data inizio sintomi (dati ISS).

Il risultato è ben visibile nel grafico in corrispondenza dello scorso Agosto: il nuovo metodo riproduce molto bene i risultati ufficiali, anche quando i contagi esteri erano arrivati al 35% dei casi totali.

Il nuovo metodo, tenendo conto dei contagi contratti all’estero che oggi sono il 5% del totale, fornisce una stima di Rt aggiornata al 18 luglio pari a 1,66 (1,52 - 1,80), mostrando una crescita molto ripida che ci ha fatti tornare, in un mese, a livelli di diffusione del contagio che non vedevamo dallo scorso ottobre.

Nel frattempo il calcolo ufficiale dell’ISS insegue con un Rt pari a 0,91 (range 0,67– 1,32) relativo al periodo 23 giugno–6 luglio.

A fronte di un aumento così significativo della diffusione, continuiamo a farci la stessa domanda: grazie ai vaccini stiamo trasformando l’epidemia in una influenza, in modo che l’aumentare della diffusione non porti con sé un aumento della pericolosità?

I dati per rispondere sono ancora pochi, ma si possono fare alcune considerazioni, proprio confrontando il periodo attuale con lo scorso autunno, quando avevamo registrato gli stessi valori di Rt di oggi. Se l’indice Rt rappresenta la diffusione, possiamo utilizzare il numero di ricoveri per rappresentare la pericolosità (nota: i valori assoluti di ricoveri, non il cosiddetto “Rt ricoveri” che non ha senso).

Questa la situazione nello scorso autunno:

E questa la situazione odierna, dallo scorso maggio:

A settembre scorso:

  • i ricoveri hanno ricominciato a crescere il 30 settembre, appena 6 giorni dopo la ripresa dell’indice Rt
  • solo nella prima settimana, tra il 30 settembre e il 7 ottobre sono cresciuti di 159 casi
  • con un tasso di crescita settimanale del 58%

Oggi:

  • i ricoveri hanno ricominciato a crescere il 4 luglio, 13 giorni dopo la ripresa dell’indice Rt
  • nella prima settimana, tra il 4 e l’11 luglio sono cresciuti di 9 casi
  • con un tasso di crescita settimanale del 14%
  • l’entità minima della variazione in aumento richiede ulteriori verifiche nei prossimi giorni

Nota: per catturare più rapidamente le inversioni di trend, il dato dei ricoveri fornito dall’ISS è stato elaborato con il metodo usuale che applichiamo anche per il calcolo dell’Rt, che consente di rimuovere rumore e stagionalità senza introdurre ritardi.

Non ci sono paragoni: i dati ci illustrano uno scenario odierno meno pericoloso di quello dello scorso autunno, con i ricoveri che, se la crescita venisse confermata, crescono comunque molto più lentamente.

Rimane un punto di attenzione: con la diffusione del virus che sta arrivando a 2 (due contagi domani per ogni caso oggi) i 2.746.322 di over-60 che non hanno ancora ricevuto la prima dose (dati Ministero della Sanità) rappresentano un grande rischio.

 

Fonte: elaborazione di Stefano Terna per Mondo Economico su dati Protezione civile e ISS