Un mese fa circa fu annunciato l’intervento dell’Europa dell’euro per aiutare i paesi messi peggio (1). A oggi notiamo che i differenziali di rendimento fra le obbligazioni dei paesi detti viziosi e la Germania detta virtuosa si sono prima ridotti e poi hanno ripreso a salire, ma sono ancora sotto il livello degli inizi di maggio (2). I contratti di assicurazione in caso di insolvenza (i famigerati credit default swaps) hanno avuto lo stesso comportamento (3). I numeri per ora non smentiscono la nostra idea che, dei quattro scenari possibili per l’Europa, quello probabile sia il secondo che tende al terzo (4).


Le vicende ungheresi (5) spingono nella direzione del secondo e terzo scenario, e la mancata crescita dell'occupazione negli Stati Uniti - se si escudono i posti di lavori creati per fare il censimento, anche (6).


(1) Proponiamo questi articoli per inquadrare le cose:
http://www.centroeinaudi.it/notizie/la-scelta-anglosassone.html
http://www.centroeinaudi.it/commenti/gira-gira-stiamo-arrivando-alla-politica-/-i.html
http://www.centroeinaudi.it/commenti/la-trappola-giapponese-in-salsa-europea.html

(2) http://calculatedriskimages.blogspot.com/2010/06/euro-bond-spreads-june-3-2010.html

(3) http://calculatedriskimages.blogspot.com/2010/06/european-cds-spreads-june-2-2010.html

(4) http://www.centroeinaudi.it/ricerche/quattro-scenari-per-leuropa.html

(5) http://ftalphaville.ft.com/blog/2010/06/04/252251/not-for-the-forint-hearted/

(6) http://ftalphaville.ft.com/blog/2010/06/04/252346/us-non-farm-payrolls-rise-430000-jobless-rate-falls-to-9-7/